sabato 6 settembre 2008

Non solo gatti neri a rischio


Telefono Antiplagio: allerta anche per cani e uccelli. Appello dell'Aidaa alle sette: «Non uccideteli»

TORINO
L’Associazione Telefono Antiplagio ha reso noto che, «con preoccupazione a Torino sarebbero scomparsi 66 gatti neri» ed ha ricordato che anche il numero 6 è un segnale della presenza di una presumibile setta satanica. 

Telefono Antiplagio, inoltre, fa presente che il cosiddetto «sacrificio» non riguarda solo i gatti, ma anche i cani e gli uccelli, soprattutto perchè sono animali che, nella maggior parte dei casi, non sono in grado di difendersi e di sfuggire alla delirante caccia dei sedicenti satanisti. Secondo Telefono Antiplagio, però, non va dimenticato - è detto in una nota - anche il fenomeno dei combattimenti tra i cani, ai quali vengono dati in pasto gatti vivi, su cui la criminalità organizzata promuove ignobili scommesse.

Appello dell'Aidaa ai "satanisti fai da te": «Non uccideteli»
I gatti neri continuano a sparire dai centri abitati e l’associazione difesa degli animali e dell’ambiente scrive una lettera aperta ai gruppi satanisti noti perchè prendano una posizione «per spiegare alle sette dei "satanisti fai da te" che i gatti neri non hanno alcun potere occulto ma che sono la superstizione e la caccia alle streghe ad aver confuso le idee fin dal medioevo trasmettendo questa assurda idea che i gatti neri portano sfortuna». 

L’appello è rivolto alle sette esoteriche, ai gruppi satanisti, ai maghi ed «a coloro che usano ammazzare e scuoiare i gatti neri per i loro lugubri riti, affinchè la smettano di ammazzare questi poveri mici neromantati». 

«Ci rivolgiamo alla chiesa perchè dica che i gatti neri non sono la lunga manus delle streghe così come era stato scritto in una bolla papale del Medioevo - scrive Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa -. Ad oggi abbiamo registrato la risposta di una delle maggiori sette di Bologna, che si chiama fuori dalla mattanza dei gatti neri e che condanna come satanisti eretici coloro che, invece, praticano questi riti a base di gatti neri e di sangue di gatti neri morti. A noi non interessa sapere chi sono o meno i satanisti doc - conclude Croce - quello che ci preme è di far cessare questa assurda mattanza che viene realizzata in nome del profitto e della antica arte della superstizione».

Fonte - La Stampa, 27 agosto 2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' necessario affrontare a viso aperto i profani malfattori,umiliarli e maledirli...Dio disse a voi apparterrá il tremore.

Anonimo ha detto...

Non possono questi maledetti perseguitare i gatti piú belli e dare il crepacuore ai proprietari;alle denunce devono seguire perizie psichiatriche ed eventuali interdizioni,altro che "apparenze presentabili"!