venerdì 12 settembre 2008

Riti satanici sulle rive del Burano Trovati teschi e volti demoniaci


Dopo alcune segnalazioni sono stati scoperti disegni di 'morte': teschi colorati di rosso su un masso in mezzo al fiume, croci blasfeme e alcuni dipinti che ritraggono un viso somigliante al Cristo. I carabinieri sono già al lavoro.

Cagli, 12 settembre 2008 - I segni sono inquietanti e i carabinieri stanno già indagando: teschi tinti di rosso, croci blasfeme addosso a volti che ricordano il Cristo sofferente, altre al collo di visi demoniaci, mura di origini romane pitturate di rosso sangue. E’ questa la truce scoperta fatta dalle forze dell’ordine lungo la Flaminia tra Cagli e Cantiano nei pressi della cava di Ponte Alto.

Da qualche giorno, dopo varie segnalazioni e un sopralluogo dei carabinieri di Cagli avvenuto mercoledì scorso, è stato individuato un luogo sottostante un tratto di viadotto della superstrada che presenta vari disegni raffiguranti figure sacre, collage di volti e di numeri e con uno sfondo a mo’ di altare costeggiato da una parete colorata di un rosso acceso. Segni concreti di messe nere, di riti satanici, anche se per il momento mancano testimonianze dirette che possano raccontare quello accade sotto quel ponte.

Il luogo potrebbe essere stato imbrattato nelle giornate di fine agosto ed i carabinieri di Cagli hanno rilevato, nel corso del sopralluogo, vari indizi che risultano essere importanti per le indagini. Nei pressi lungo la Flaminia vi è il ristorante 'Il Passante' molto frequentato, ma né i titolari, né i clienti che ogni giorno si fermano per consumare pasti, si sono accorti di questo luogo così stranamente trasformato e che a prima vista potrebbe essere accostato alla pratica di riti satanici.

I carabinieri di Cagli, essendo le indagini in corso, non rilasciano per ora dichiarazioni e stanno sul vago riguardo alla possibilità di essere di fronte a personaggi che praticano satanismo, anche se la presenza di immagini particolari o di un teschio colorato in rosso posto in un masso in mezzo al Burano, fanno molto pensare (male). Poi vi sono anche strane utilizzazioni di oggetti un po’ particolari per comporre nelle pareti numeri e cifre. I numeri sono stati presi da targhette in ceramica di numeri civici del Comune di Cagli e riferiti a zone come Pianello, Tarugo e S. Paterniano.

Alcune si trovano ancora ammassate ed intatte sotto la scaletta in ferro che dalla vecchia Flaminia posta sulle rive del Burano e dove a fianco vi è questo luogo coperto. Un luogo che se visto da sud può sembrare al primo impatto anche una piccola chiesa. Infatti nella parete a nord vi è un immagine sacra con ai piedi varie bombolette di vernice utilizzate per dipingere le pareti e che nel modo come sono state collocate, sembrano candele votive.

Fonte - Il Resto del Carlino, ed. di Pesaro, 12 settembre 2008

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