martedì 22 aprile 2008

Fruttivendolo con le stimmate, la Chiesa apre un'indagine


"MIRACOLO" A MACCHIA

Una ecchimosi sulla spalla (il segno della croce portata in spalla), episodi di estasi in lingua aramaica (sarebbe direttamente Gesù a parlargli), per anni la comunità è riuscita a custodire il segreto di Giulio Massa
Il suo non è più un segreto custodito da pochi intimi. Giulio Massa, 38 anni, è a dir poco incredulo nel leggere l'articolo pubblicato ieri da "La Stampa", che ripercorre le tappe della sua vita dal 2002, quando dopo un pellegrinaggio, gli comparvero le prime stimmate. E' riuscito per sei anni a nascondere questo mistero, protetto anche dalla comunità di Macchia, una frazione di Montercorvino Rovella.
Un omone dalla faccia buona, barba non folta ed una croce di legno al collo, unico simbolo ostentato della sua fede, che preferisce non parlare, in quanto vincolato al silenzio dalle autorità ecclesiastiche a cui esprime rispetto ed obbedienza. Ma la Curia salernitana il suo caso lo conosce. L'arcivescovo Gerardo Pierro, secondo indiscrezioni, avrebbe infatti affidato al vicario generale della diocesi, don Marcello de Maio, il compito di portare avanti una indagine sugli strani fenomeni di cui molti parlano: le stimmate che emanano odore di viola, una ecchimosi sulla spalla (il segno della croce portata in spalla), episodi di estasi in lingua aramaica (sarebbe direttamente Gesù a parlargli).
De Maio avrebbe ultimato la sua relazione, che avrebbe inviato anche ad altre diocesi campane e naturalmente alla congregazione per le cause dei Santi, in Vaticano. Massa però non parla. Intorno a lui c'è un velo d'omertà che lo protegge da curiosi ed intrusi. Tutti lo conoscono a Macchia, ma nessuno racconta di Giulio perchè nessuno avrebbe dovuto sapere di quei segni nascosti da un paio di guanti blu a mezzo dito e dei fatti inspiegabili che accadono intorno a lui e nella sua casa.
Quei segreti violati potrebbero mettere a repentaglio la tranquillità della sua famiglia, di sua moglie Lucia, dei suoi due bambini, un maschietto di pochi mesi ed una femminuccia di 8 anni. Non vuole e non può essere trasformato in un fenomeno da baraccone, Giulio, che gestisce un negozio di ortofrutta nella piazza del paese e che, di fronte all'inaspettato clamore mediatico, ha chiamato subito il suo padre spirituale, Luigi Maione, parroco di Ogliastro Cilento, per chiedere cosa fare.
E' stato lui a seguirlo in questo periodo e a filmare i suoi episodi di estasi, documentati in circa 150 videocassette. Dal 2005, come riportato dal quotidiano torinese, si associano anche le lacrimazioni: una statua della Madonna di Medjugorje, una immagine di Padre Pio, una stampa con il cuore misericordioso di Gesù. Il fruttivendolo Massa, nelle more che il Vaticano appuri la sua condizione, è tenuto al silenzio più stretto, ma può tenere una sorta di catechesi, cenacoli nelle chiese del suo paese e di Cava de' Tirreni, in particolare il giovedì, con i suoi commenti al mistero del Rosario.

Fonte - La città di Salerno, 22 Aprile 2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve, sono un ragazzo cavese che frequenta gli appuntamenti religiosi presso il Santuario Avvocatella di Cava,da poco ho avuto l'onore di poter conoscere la spiritualità di quest'uomo...adesso io non mi soffermo sui segni del corpo che Egli porta esteriormente bensi' sul messaggio che ci lascia e che arricchisce l'anima.Credo che siamo tutti segnati dalla Croce imperscrutabile di CRISTO.

Vangelo e Vita ha detto...

La fede odierna è malata! La gente cerca sempre segni, si compirà quello che Gesù ha detto a riguardo: non vi darò nessun segno... perchè il segno vero è solo è Cristo che cerca un tu per tu con l'uomo, non al secondo posto nell'estasi dei santoni. Per essere certi della sua presenza!! E queste persone che corrono quà e là cercando veggenti, eventi,luoghi misteriosi, riceveranno, come promesso il compenso che desiderano, vuoi seguire quel tipo,che ti dice quello che vuoi sentire? E così convincente, vero? Fa pure, ma non riceverai nulla di più, quel più che non si può quantificare,ma che viene donato ad un cuore semplice che cerca solo Dio e ne ha tutti i mezzi necessari e proprio perchè non si aggrappa al segno, potrà gustare e vedere com'è buono il Signore.
Caro ragazzo cavese, si cresce e si comprende di più davanti ad un tabernacolo. Vuoi vedere Dio? Vivi come Lui ti insegna, partecipa ai sacramenti e non aver paura di rivolgerti a Lui direttamente, Lui ci ha meritato tutto. La capacità di andare a Lui così come siamo, indegni,incoerenti,ma profondamente giustificati per Suo amore, per diventare quello che Lui vuole. Il tramite lo abbiamo! Non quel tizio,né tutti i tizi miracolosi ed eclatanti, ma Gesu' Cristo, nostro Signore. Egli ti insegnerà tutto quello che devi sapere, senza filtri, che non si sà da cosa sono inquinati e non abbiamo la capacità di capire da cosa nascono. Tutti si vestono di bene e ci mancherebbe, ma se hai bisogno di un intermediario che ti ripeta quello che già sappiamo, a chi dai la priorità? Volete curiosare, lo sballo sacro è deviante e non matura, purtroppo in molti ci cascano.
Speriamo di ritrovarci tutti sulla stessa strada un abbraccio in Cristo da "Vangeloevita"