lunedì 21 aprile 2008

CATTURATI DALLE SETTE - Avvenire 17/4/2008

Così agiscono quelle «mani occulte»
DA BOLOGNA

Per tormentare le loro vittime le «mani occulte» riescono ad infiltrarsi in qualsiasi ambiente. È questa la tesi, documentata, del libro «Le mani occulte, viaggio nel mondo del satanismo» (edito da Città Nuova) di don Aldo Buonaiuto. Tante le storie che la confermano. Come quella di M.
L’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è stata contatta per questo caso nel 2003. Durante la scuola media M. viene segnalata dal Tribunale dei minori come caso di particolare disagio. Viene allontanata dalla famiglia e inserita in un istituto. Ma non accetta la nuova realtà dimostrando evidenti segni di ribellione. Dopo diversi anni entra finalmente in una casa famiglia. In questo nuovo contesto la ragazza si apre e racconta che negli anni della scuola è oggetto di plagio da parte di un insegnante che la introduce negli ambienti di riti satanici dove, come vittima sacrificale, subisce ripetute forme di inaudita violenza. Rimane incinta e partorisce un bambino. Gli esponenti della setta, allora le giurano che non la renderanno mai più libera.
Da qui il suo sofferto silenzio per tanti anni e il suo grave malessere. Grazie al Tribunale dei Minori la ragazza e il bambino rimangono in un luogo segreto dove M. potrà recuperare il suo equilibrio psicofisico. Oggi è una buona madre e con il suo bambino si è integrata nel nuovo ambiente. Ma le «mani occulte continuano a cercare entrambi. È una storia che conferma come ci sia un grande bisogno di ascolto: molti lamentano che quando parlano di queste cose non sono creduti. Ma il grido disperato di chi ha ancora il coraggio di parlare e denunciare certi fatti intollerabili «ci spinge» ricorda l’associazione «a non arrenderci, a dare voce ai poveri di questo mondo perché si tratta di gente spogliata di tutto, dalla dignità al rispetto, fino alle minime condizioni di sopravvivenza psicofisica e materiale».
Stefano Andrini

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