martedì 10 giugno 2008

Sette sataniche a Firenze, si indaga su omicidio


Un gruppo di persone legate dalla passione per la musica dark, fra le quali alcuni componenti di band amatoriali, che nel tempo ha avuto un'evoluzione, arrivando a compiere riti satanici. E' il filo conduttore dell'indagine della squadra mobile di Firenze nata dal ritrovamento di sacchi contenenti ossa, nel giugno 2006 sull'A1. Quattro gli indagati con accuse che vanno dall'omicidio volontario alla soppressione di cadavere. Sono due uomini e due donne fra i 25 e i 27 anni, delle province di Firenze e Prato, fra cui un operaio e tre in cerca di lavoro. L' indagine ha portato alla perquisizione di 23 persone, tutti di età compresa tra i 23 e i 28 anni, molti studenti o da poco usciti da scuola, qualche professionista e operaio. Fra le ipotesi quella che le ossa ritrovate siano riconducibili a un rito satanico, anche se, hanno spiegato gli investigatori, non sono escluse altre piste. Ancora da identificare la donna a cui appartenevano i resti. Nei colloqui fra i compenti del gruppo, hanno spiegato gli investigatori, si parlava di riti satanici, ricordando come fossero previsti anche sacrifici umani o di animali. Alla luce del materiale sequestrato le indagini mirano ad appurare se e quali tipo di sacrifici siano stati compiuti. Il gruppo si sarebbe ritrovato in luoghi sconsacrati della Toscana e in un ex convitto di Prato, poi trasformato in scuola (vi studiò Curzio Malaparte) e adesso abbandonato. A FIRENZE 4 AVVISI GARANZIA PER OMICIDIO - Quattro avvisi di garanzia per omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere, nell'ambito di un'operazione compiuta dalla squadra mobile di Firenze, coordinata dal sostituto procuratore Luca Turco, contro una setta satanica composta da giovani riconducibili all'area cosiddetta dark-satanista. Le indagini sono state avviate in seguito al ritrovamento, il 21 giugno 2006, di numerosi sacchi di plastica di colore nero e azzurro, contenenti ossa umane e materiale organico, in avanzato stato di decomposizione, nei pressi di una piazzola di sosta dell'A1, in località Villanecchio, nei pressi del casello di Pian del Voglio (Bologna). Gli esami autoptici hanno ricondotto i resti umani ad una donna di età compresa tra i 20 e i 30 anni, il cui decesso è stato fatto risalire a circa due anni prima dal ritrovamento. Nel corso dell'indagine gli uomini della squadra mobile hanno trovato nei domicili degli appartenenti al gruppo numeroso materiale informatico e cartaceo "di chiara ispirazione satanista". In particolare, nell'ambito di una perquisizione sono stati sequestrati due teschi umani. Nell'abitazione di uno dei quattro, un ventitreenne di Sesto Fiorentino (Firenze), che é stato arrestato in flagranza per il reato di pornografia virtuale, è stato trovato un considerevole quantitativo di materiale pedopornografico.

Fonte – ANSA, 7 Guigno 2008

1 commento:

Anonimo ha detto...

basta che c è la parola satanismo e in Italia si sbattono subito i presunti colpevoli sul giornale.
Vergogna