mercoledì 11 giugno 2008

Satanisti fecero a pezzi una donna: indagini della Mobile anche in Versilia


del 08/06/2008 di Manuela Mattei - Lo Schermo di Lucca

LUCCA – Anche la nostra provincia è stata coinvolta nell’indagine della squadra mobile di Firenze che ha portato all’invio di quattro avvisi di garanzia nei confronti di alcuni fiorentini sospettati di far parte di un gruppo definito dagli inquirenti di ispirazione dark-satanista. In quattro nel 2004 avrebbero ucciso e fatto a pezzi una giovane donna. Con i due controlli, diretti dalla squadra mobile di Lucca, torna a riaffacciarsi in lucchesia l’ipotesi della presenza di qualche adepto dedito alla cosiddetta ‘religione del male’.

Per adesso sono solo ipotesi, di certo ci sono soltanto due perquisizioni che la procura di Firenze ha delegato agli agenti lucchesi nella prima settimana di giugno. Infatti, mentre giovedì 6 giugno nella provincia fiorentina venivano ispezionate oltre una ventina di abitazioni, gli uomini dei commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi si dirigevano verso due abitazioni della zona.

Dai controlli fiorentini della Squadra Antisette sono stati ritrovati un totale di due teschi umani, materiali ovviamente ritenuti significativi per l’indagine, in Versilia pare non essere emerso niente di troppo significativo. La prima ispezione è stata effettuata a Lido di Camaiore nella casa per le vacanze di uno degli indagati fiorentini. Nell’abitazione dell’uomo non è però stato trovato alcun materiale che facesse riferimento ai ‘culti del male’.

La seconda perquisizione è stata effettuata invece, sempre nel giorno di giovedì 6 giugno, presso la prima casa di un ventiduenne pietrasantino. Qui invece gli agenti avrebbero trovato materiale cartaceo ricollegabile forse al gruppo costituitosi tra il 2000 e il 2001, adesso accusato di omicidio e soppressione di cadavere, o perlomeno a qualche interesse nutrito dallo stesso versiliese per i culti demoniaci.

Secondo ulteriori particolari forniti dagli agenti fiorentini, il gruppo dark-satanista sarebbe formato da almeno quattro persone, le quali potrebbero essere tutte coinvolte nell'assassinio di una donna tra i venti e i trent’anni i cui resti furono trovati in sacchi di plastica abbandonati lungo l'A1 tra Barberino e Roncobilaccio nel giugno 2006.

Ossa umane e materiale organico testimonierebbero un gesto di mortale violenza avvenuto addirittura due anni prima. Inoltre nel corso di una perquisizione un giovane di ventitre anni di Sesto Fiorentino è stato tratto in arresto in flagranza per il reato di pornografia virtuale, poiché nella sua abitazione è stato ritrovato un considerevole quantitativo di materiale pedopornografico.

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