venerdì 13 giugno 2008

Satanismo: un po' di luce sul mondo delle ombre


Alla luce degli ultimi eventi di cronaca nera legati a gruppi di cosiddetti “adoratori di Satana”, aumenta la curiosità attorno a fenomeni così inquietanti. Ci chiediamo quindi cosa si intende esattamente col termine “satanismo” e quali sono le sue origini storiche. Secondo il sociologo Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti italiani di culti esoterici, si possono distinguere ben quattro ceppi, a ciascuno dei quali si ispirano poi i vari gruppi di satanisti. Esiste il Satanismo “razionalista”, che vede Satana semplicemente come un simbolo del male ed ha una visione del mondo anticristiana, edonista ed immorale. C'è il Satanismo “occultista”, il quale accetta la versione biblica della Creazione e della cacciata degli angeli ribelli dal paradiso, schierandosi ovviamente dalla parte di questi ultimi. Il Satanismo “acido”, dove il diavolo è solo una figura pretestuosa per organizzare incontri a sfondo sessuale e orgiastico, dove si sottopongono a pressioni psicologiche i partecipanti (adepti) e si assumono varie sostanze allucinogene e stupefacenti. Per ultimo abbiamo il cosiddetto Luciferismo, dove il diavolo viene appunto chiamato Lucifero (angelo della luce), e si venera non in quanto incarnazione del male bensì come un angelo che si è ribellato alla perfidia di un dio prepotente.
In Italia esistono varie sette, tuttora attive e che contano al loro interno numerosi adepti. Per esempio esiste una setta chiamata “i bambini di Satana”, che è la più famosa. È stata fondata da Marco Dimitri, (il quale si autodefinisce incarnazione del diavolo), conta circa 60 adepti, ha sede a Bologna e rientra nel gruppo del satanismo razionalista. Altra setta di una certa importanza è quella delle cosiddette “Chiese di Satana di Torino”, che vanta più o meno seicento seguaci. Al loro interno si celebrano vere e proprie messe nere, in cui viene venerato Satana e rinnegato Dio; si utilizzano amuleti, crocifissi messi al contrario e profanati. Questa setta, quindi, è da annoverare nel gruppo del satanismo occultista. Efrem del Gatto è il fondatore di un'altra importante setta, di impronta luciferina, che conta 150 adepti ed ha sede a Roma: la “Confraternita Luciferina”. Durante le messe nere si eseguono autoflaggellazioni come sacrificio a Lucifero, inteso come “principe perfetto della luce”. A Bassano del Grappa, invece, ha sede una setta clandestina, il “Cerchio satanico”, ispirata alle azioni e al pensiero di Charles Manson, ed ovviamente appartiene al ceppo satanista acido. Altra setta clandestina è quella dei “Figli di Satana”, di ceppo razionalista, attiva in Piemonte e dedita soprattutto alla profanazione di cimiteri di campagna. Un gruppo misterioso e tutto al femminile, scoperto di recente a Pescara è quello chiamato “Ierudole di Ishtar”. Infine il più importante gruppo satanico americano, fondato da Michael Aquino nel 1975: “Il tempio di Seth”, la cui filiale italiana si trova a Napoli, che appartiene al gruppo razionalista. Insomma, da cosa deriva tutta questa morbosa attrazione verso Satana? Forse è direttamente proporzionale al silenzio che c'è a riguardo. A pensarci bene, il diavolo con tutto ciò che lo circonda è forse rimasto l'ultimo dei tabù di questo secolo all'avanguardia.

Fonte - 055.it, 12 Giugno 2008

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