martedì 10 giugno 2008

Gli otto anni satanici del gruppo dark


Riaperti i fascicoli su due morti sospette a Prato e nei boschi della Lunigiana
E’ del 2000 l’incontro dei quattro giovani ora indagati per omicidio

FIRENZE. Otto anni da ricostruire con un lavoro paziente e minuzioso, una moltitudine di personaggi che potrebbero essere entrati a contatto con il gruppo satanista scoperto a Firenze e una miriade di fatti di cronaca registrati come frutto dell’attività di sette sataniche in varie zone della Toscana e in particolare nell’area compresa tra Firenze, Prato e Pistoia che devono essere riconsiderati.
Il lavoro degli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Luca Turco è potenzialmente enorme e adesso si comincia a ripassare al vaglio molti episodi criminosi che potrebbero essere riletti in maniera diversa.
Non soltanto, dunque, il mistero della donna sconosciuta, uccisa nel 2004 e i cui resti sono stati ritrovati due anni fa lungo l’Autostrada del Sole tra Roncobilaccio e Barberino.
Si torna a scavare sulla morte di Fabio Rapalli, il giovane dell’Oltrepò Pavese che venne trovato morto nella zona di Pontremoli nel settembre di dodici anni fa. Sul caso Rapalli, in Lombardia sono state riaperte le indagini, anche in considerazione del fatto che nella stessa zona di Montelungo venne trovato morto, nel novembre di due anni dopo, un giovane di un paese vicino a quello dove abitava Fabio Rapalli.

Così come a Prato adesso si torna a scavare sul caso di Antonella Bruni, una donna di 41 anni che venne trovata morta nel greto del Bisenzio il giorno di Ferragosto di quattro anni fa.
Sarebbe troppo facile trovare una spiegazione univoca per questi e altri casi, non è questa la traccia su cui sembrano muoversi gli inquirenti, anche perché nel caso della morte di Fabio Rapalli gli attuali indagati avrebbero avuto tra i dodici e i quattordici anni. E’ possibile, invece, che da questo caso possa aprirsi un nuovo capitolo sull’attività delle «Bestie di Satana» scoperte in provincia di Varese.
Il fatto è che attraverso la scoperta del gruppo dark satanista, nato nel 2000, che agiva sull’asse Firenze-Prato-Pistoia gli inquirenti potrebbero aver trovato il bandolo di una matassa oscura e complicatissima che potrebbe permettere di ricostruire fatti e situazioni e di dare un volto anche ad altri protagonisti di questo mondo.
Anche perché il gruppo dark satanista finito sotto inchiesta con le accuse di omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere non è un’entità strutturata come lo erano «Le bestie di Satana».
Il gruppo toscano si sarebbe costituto frequentando feste dark negli ambienti vicini al club Decadence di Bologna e in altri eventi simili in Toscana come la «Nuit de Sade» (La notte del Marchese de Sade) che si svolge in Lucchesia o la «Festa delle bambole» nella villa Scarfantoni a Montemurlo nelle vicinanze di Prato. Si tratta di eventi dove si accede solo con invito riservato e ai quali partecipano anche 500-600 persone alla volta. In fenomeno del satanismo in Toscana è dato in crescita e raccoglie adepti soprattutto tra i giovani già a partite dai 14-15 anni. Secondo gli esperti, in Regione sono attivi circa 70 gruppi con oltre 500 aderenti. Le zone dove il fenomeno è più diffuso sono la Lunigiana, la Versilia, l’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia compreso il Mugello, il Casentino e la Maremma.
E’ proprio su questo mondo magmatico e di difficile penetrazione che gli inquirenti fiorentini cercheranno di fare luce.

Fonte – Il Tirreno, 09 giugno 2008

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