mercoledì 11 giugno 2008

Feste dark fra Prato e la Lucchesia è qui che Satana ha allevato la setta


I quattro indagati per la morte di una donna frequentavano raduni in onore del marchese De Sade

Feste dark fra Prato e la Lucchesia
è qui che Satana ha allevato la setta

Laura Montanari
A questi ritrovi esoterici si affollano anche 5-600 persone alla volta e vi si accede soltanto su invito strettamente riservato
Il gruppo omicida si sarebbe costituito fra il 2000 e il 2001 partecipando agli eventi ospitati in una villa di Montemurlo
Gli accusati sono due uomini e due donne tra i 25 e i 27 anni, vivono fra Firenze e Pistoia
Uno fa l´operaio, gli altri tre sono disoccupati. Il delitto dovrebbe risalire al 2004
Un giro di feste dark e di altre stranezze, di musiche oscure, ritmi gotici mescolati a passioni per l´occulto. Inviti strettamente personali che girano fra una cerchia di adepti fidati, gente che apprezza serate all´insegna di discutibili motti del tipo: «nei rapporti interpersonali è sempre necessaria un´arma da taglio». Tra Firenze, Prato, la Lucchesia e il Bolognese, un giro di locali notturni, ma anche di ville abbandonate e casolari a pezzi dove si ritrovavano per «la nuit de Sade» o la festa delle bambole cinque o sei cento persone. E´ in questo giro dark che la squadra mobile di Firenze sta cercando di ricostruire incontri e movimenti dei quattro giovani accusati di aver fatto parte di una setta satanica. Gli adepti del «satanismo acido» una pratica che definisce forme rituali di messe nere, orge, droga, violenze. Sono giovani fra i 25 e i 27 anni, due ragazzi e due ragazze, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tutto nasce da un diario lasciato aperto da una ragazza e letto dal padre: «Qualche tempo fa abbiamo fatto un rito satanico. C´è stata un´orgia alla fine della quale una donna è stata uccisa». Il genitore si gela, strappa la pagina e la consegna alla polizia. Le indagini cominciano da lì e sono difficili. Grazie a qualche altro dettaglio trovato nel diario della ragazza si incrociano i dati con un´altra inchiesta, quella del ritrovamento di ossa umane in un sacco il 21 giugno 2006 ai bordi dell´autostrada A1, fra Barberino del Mugello e Roncobilaccio. Quello scheletro senza il teschio, senza cinque vertebre e privo anche delle parti inferiori delle braccia e delle gambe, potrebbe essere appartenuto a una prostituta dell´Est, età approssimativa intorno ai 25 anni, uccisa nel 2004 secondo gli accertamenti del medico legale. Nessuno ne ha mai denunciato la scomparsa, ma adesso gli investigatori sono convinti che quella donna sarebbe stata uccisa in un piccolo cimitero del Mugello proprio nel corso di un sacrificio satanico. Il gruppo secondo i primi accertamenti si sarebbe costituito fra il 2000 e il 2001, sabato mattina sono scattate anche ventitré perquisizioni di cui undici a Prato, le altre tra Firenze, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia. Moltissimo il materiale sequestrato, gli agenti hanno recuperato due teschi umani su cui sono stati subito avviati degli accertamenti per risalire ai luoghi da cui sono stati prelevati, probabilmente dei cimiteri. Sequestrate anche spade, mantelli, monili con simboli satanisti, cd musicali con testi particolarmente violenti. Alcune delle persone perquisite oggi non fanno più parte della setta che avrebbe nel frattempo continuato a celebrare dei riti esoterici la notte nei cimiteri o nei locali dove si esibiscono delle band death metal, in ville prese in affitto o in ville abbandonate nella campagna tra Firenze e Prato. Uno dei luoghi simbolo del gruppo toscano (in contatto anche con persone che venivano da altre regioni e che si davano appuntamento in occasione dei dark-party) era la struttura dell´ex Cicognini di Prato dove sono state trovate scritte sui muri, resti di ceri rossi e neri, macchie di sangue di piccoli animali probabilmente sacrificati nel corso delle messe nere.
Il fenomeno del satanismo in Toscana è in crescita e raccoglie adepti soprattutto tra i giovani già a partite dai quindici anni. Secondo gli esperti, nella regione sono attivi una settantina di gruppi con oltre cinquecento aderenti. Le zone dove il fenomeno è più diffuso sono la Lunigiana, la Versilia (l´area di Viareggio in particolare), l´area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia compreso il Mugello, il Casentino e la Maremma. Una testimonianza viene anche dal fatto che nelle settimane scorse, in Lombardia, è stato riaperto il caso di Fabio Rapalli, l´uomo trovato morto il 7 settembre del 1996 a Pontremoli (Massa Carrara). Il decesso venne catalogato come suicidio, ma da settimane gli inquirenti che indagano sulle «Bestie di satana» hanno deciso di fare luce sull´episodio ritenendo che il suicidio possa essere stato indotto nell´ambito dei riti imposti dalla setta.

Fonte - La Repubblica, edizione di Firenze, 09 giugno 2008

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