Nel 1970, a Parigi, alcuni dei Gran Priorati che non accettano l’autorità di Antonio Sousa Fontes si riuniscono a Parigi e nominano Gran Maestro il maresciallo polacco Antoine Zdrojewski (†1988). Da questo momento esistono tre principali filiazioni internazionali: una di obbedienza Sousa Fontes; una di obbedienza Zdrojewski; e una che riunisce coloro che non riconoscono Sousa Fontes ma diffidano di Zdrojewski e delle voci che lo collegano al sottobosco dei servizi segreti francesi. Rendendo il quadro estremamente complicato, tutte le filiazioni usano sia la sigla latina OSMTH (Ordo Supremus Militari Templi Hierosolymitani) sia quella francese OSMTJ (Ordre Souverain et Militaire du Temple de Jérusalem). Nascono pure una dozzina di altre organizzazioni e numerosi priorati nazionali “indipendenti”. Più tardi si formano varie federazioni internazionali, alcune peraltro di esistenza effimera. Gli scismi sono stati complicati negli ultimi anni dal desiderio – e dalla necessità – per tutti i gruppi neo-templari di prendere le distanze da una scheggia impazzita del loro movimento, l’Ordine del Tempio Solare, protagonista dei suicidi-omicidi del 1994-1997.
La più grande articolazione – ma anche il maggior numero di neotemplari presenti oggi nel mondo – si ha nell’ambiente di quei Gran Priorati che hanno rifiutato a suo tempo la guida sia di Sousa Fontes sia di Zdrojewski o Pasleau. Alcuni sono rimasti risolutamente autonomi. Altri hanno cercato di collegarsi in federazioni, e la città di Ginevra – dove opera peraltro anche la filiazione ex-Zdrojewski – è emersa come un centro importante di queste iniziative. All’interno del gruppo con sede “federale” a Ginevra si sono però manifestate divergenze – e occasionali alleanze – fra gruppi che fanno capo rispettivamente al belga Michel Van der Stock, a Nicolas Haimovici Hastier, e infine ai dirigenti dei più grandi e numerosi ordini inglesi e americani. Questi ultimi costituiscono nel 1999 l’OSMTH di Ginevra, debitamente registrato presso le autorità del Cantone e presieduto dall’ammiraglio statunistense (oggi in pensione) James J. Carey, che presiede anche la think thank conservatrice National Defense Committee. Questo OSMTH non è l’unica organizzazione neotemplare a portare questo nome, ma è probabilmente – con circa cinquemila membri – la più grande realtà contemporanea del neo-templarismo mondiale.
Semplificando, possiamo dunque schematizzare la linea principale del panorama neotemplare internazionale facendo riferimento a tre filiazioni: quella Sousa Fontes, quella Pasleau, e quella dei priorati dissidenti da Sousa Fontes ma non legati né a Pasleau né a Zdrojewski, a loro volta oggi divisi nelle tre principali filiazioni Van der Stock, Haimovici Hastier e Carey.
Le vicende italiane risentono di quelle internazionali, e non sono meno complesse. Il Gran Priorato italiano, come si è accennato, nel 1815 si dissocia da Fabré-Palaprat e dalle sue credenze “gioannite”. L’autonomia è ribadita al Capitolo tenuto a Venezia nel 1867, e – sia pure con non molti membri – il Gran Priorato continua la sua esistenza fino al 1945, quando il suo ultimo Reggente, Alessandro Vettori di San Marco e Valdorica, in carica dal 1925 e di idee politiche fasciste, è ucciso dai partigiani a Bologna. Prima di morire aveva affidato il destino dell’Ordine a cinque cavalieri, uno solo dei quali – Gastone Ventura (1906-1981), su cui si troveranno maggiori informazioni nella sezione de Le religioni in Italia dedicata al martinismo – sopravvive alla guerra, ma attende fino al 1964 per “risvegliare” l’Ordine.
In forza di una decisione presa da Gastone Ventura poco prima di morire, nel 1981, la Somma Reggenza del Gran Priorato Italiano - cioè dell'Ordine Sovrano dei Cavalieri del Tempio, detto "Tempio Italiano" - è passata al capitano Salvatore Olivari, che tutt'oggi la esercita. A riferimenti simbolici e storici simili - ma senza relazioni di affiliazione (né di altro genere) con tale "Tempio Italiano" - si ispira anche l'Ordine dei Cavalieri Templari Cattolici d'Italia guidato da Giorgio Ferretti.
Diverse organizzazioni di obbedienza Sousa Fontes si costituiscono negli anni 1980. In data 19 febbraio 2005 lo stesso Sousa Fontes, impegnato in un tentativo di riorganizzazione mondiale dell’Ordine e con apposito decreto, istituisce un Gran Priorato d’Italia con giurisdizione su tutto il territorio italiano, nominando Gran Priore d’Italia la professoressa Leda Paola Tonon di Padova, in passato responsabile di un OSMTH-Gran Priorato Lombardo Veneto. A partire da questa data quindi, in linea di principio i Priorati e le numerose precettorie italiane di obbedienza Sousa Fontes, sono tutte riunite in un unico Gran Priorato d'Italia.
Quanto alla filiazione Pasleau (che, come si ha accennato, ha incorporato quella ex-Zdrojewski), è rappresentata in Italia da un OSMTJ – Gran Priorato della Lingua d’Italia, aderente all’OR.MO.TE. (di cui è anzi il principale animatore). Costituito come ONLUS il 25 luglio 2002, ha incorporato altre filiazioni minori e ha oggi sede a Montevecchia (Lecco).
Il nucleo attuale di questo Gran Priorato – il quale, dal canto sua, insiste sull’assenza nelle sue fila di qualunque legame massonico, sottolineando anzi la sua ispirazione cattolica e il fatto che le sue iniziazioni avvengono esclusivamente in chiese o abbazie cattoliche nel corso di cerimonie che comprendono la celebrazione della Messa – nasce da cavalieri da cui nel 1996 si era separato un gruppo legato a Haimovici Hastier. Quest’ultimo gruppo – la cui continuità è rivendicata, nonostante difficoltà sopravvenute nel 1997 con lo stesso Haimovici Hastier e attraverso una complessa successione che passa anche dall’obbedienza fondata nel 1988 dallo spagnolo Toro Garland, dall'OSMTJ – Ordine Sovrano e Militare del Tempio di Gerusalemme, che ha avuto come Priore generale d’Italia (2004) Rosario Filippo Tomarchio e, dopo le dimissioni di questi, è stato retto prima (2005) da un Comitato di Reggenza che comprendeva Antonio Paris (che è anche Gran Maestro Mondiale della federazione internazionale OSMTHU, Ordine Sovrano Militare del Tempio Gerosolimitano Universale), Gennaro Luigi Nappo e Riccardo Vittorio Rossi, quindi (2006) dal nuovo Priore generale Raffaele Pariante, ancorché le relazioni attuali fra questo OSMTJ detto “Osservanza Pariante” e l’OSMTHU di Antonio Paris non sembrino esenti da conflitti – ha patito ulteriori divisioni interne, a partire da quella del triestino Walter Grandis, che ha dato vita a un suo priorato di filiazione Van der Stock chiamato Cavalieri Templari – O.S.M.T.J. Haimovici Hastier è invece tuttora riconosciuto come Gran Comandante Internazionale dal gruppo italiano denominato OSMTJ – Ordine dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme. Ma un buon numero di ex-seguaci di Haimovici Hastier si è invece legato a quella che, come si è accennato, è attualmente la più numerosa realtà neo-templare internazionale, l’OSMTH costituita nel 1999 a Ginevra, andando a fondare il Gran Priorato d’Italia OSMTH, cui corrisponde l’associazione civile Gran Priorato d’Italia dei Cavalieri del Tempio di Jérusalem, con Gran Priore Stelio Venceslai. Da Haimovici Hastier e Venceslai si era separato a sua volta nel novembre 1999 il Commendatore di Bologna, Maurizio Chiavari, dando vita a Roma all’Ordine dei Cavalieri di Cristo e del Tempio di Gerusalemme, vantando riconoscimenti di diversi Gran Priorati stranieri.
Ma il quadro che si è così delineato, anche solo con riferimento alla linea principale del neotemplarismo, è tutt’altro che completo, perché operano in Italia pure diversi gruppi semi-autonomi. A Torino, in particolare, tra il 1972 e il 1974 si costituisce un Priorato diretto da Ferruccio Castoldi (†1998), che cresce fino a una sessantina di unità, e cui le prime iniziazioni sono conferite direttamente da Sousa Fontes, che peraltro lo sottopone alla giurisdizione di Milano. La prolungata malattia e la morte di Castoldi riducono il Priorato a un’attività nominale, anche se la presenza di un personaggio noto sulla scena torinese come animatore di iniziative culturali e programmi televisivi, Gianluigi Marianini, gli conferisce una sua rilevanza mediatica. Nel 1996 un buon numero di cavalieri che avevano fatto parte del Priorato di Castoldi costituiscono l’Ordo Templi Hyerosolimitani - Militia Christi, indipendente rispetto a Sousa Fontes, guidato da Marco Sannino e Valter Maria Gatti. Dissensi fra i due animatori portano Gatti nel 1998 a fondare l’autonomo Ordine del Tempio, costituito in associazione nel 1999 e venuto allo scoperto nello stesso anno con una mostra presso l’Associazione Artistico Culturale “La Tesoriera” sulla storia templare. Le investiture di questo Ordine avvengono presso l’Abbazia di Staffarda, e l’Ordine – che ha anche nelle sue fila novizi e dame – conta una decina di cavalieri fra Piemonte e Veneto, fra cui un sacerdote cattolico.
Sullo sfondo di questa proliferazione apparentemente infinita di ordini e priorati rimane, come ai tempi di Fabré-Palaprat, la dialettica fra due polarità, una cattolica e una laico-massonica: fra chi sogna di ricostruire l’Ordine del Tempio nell’ambito della Chiesa cattolica e chi è di solito contemporaneamente neo-templare, martinista e massone regolare o “di frangia”.
B.: Del Supernus Ordo Equester Templi, cfr. la pubblicazione: Fra Mauro Giorgio Ferretti - Padre Giorgio Finotti d.O., Templari oggi. Pauperum Commilitonum Christi Templique Mariae, Aiep, San Marino 2004
Si veda anche l'Enciclopedia delle Nuove Religioni sul sito del CESNUR.