Nelle religioni storiche si constata ovunque una diminuzione delle pratiche religiose tradizionali e un crescente aumento di interesse per i fenomeni dalla coloritura religiosa nuova. Più personalizzata, ma anche più fluida ed evanescente.
Difficile comprendere se si tratta di un declino della religione in generale o del sorgere di una maniera diversa di essere religiosi.
Rapidi mutamenti
Stanno senz'altro alla base di gravi situazioni di disagio comuni a tutti i tipi di società. E sono capaci di influenzare gli individui facendoli passare da una forma di spersonalizzazione ad un'altra. Nei paesi ricchi la società capitalistica di fabbrica, con gli operai costretti a produrre in serie, sta cedendo il passo ai più silenziosi, ma anche più efficaci sistemi computerizzati. Si lavora sempre più per mezzo di "comunicazioni" a distanza. A scapito della presenza diretta e quindi di rapporti umani più ricchi ed immediati. Aumenta la ristrettezza dei posti di lavoro per le persone meno qualificate e si fa più pressante il fantasma della disoccu-pazione. Nei paesi più poveri cresce la situazione di dislivello che non permette possibilità economiche e tecniche adeguate per entrare in competizione o almeno per sollevarsi dalla miseria. Quindi accentuazione di ogni forma di degrado: fame, immigrazione, violenza... Per tutti, ricchi e poveri esiste l'incertezza del futuro, la paura della concorrenza, della solitudine, dell'abbandono, paura dei cittadini che ospitano e degli stranieri che cercano ospitalità... Paura, anzi paure. E di ogni tipo.
Le richieste
La prova di quanto la religione sia una realtà connaturata all'uomo, è anche il fatto che il bisogno delle risposte da lei attese, cresce con l'aumento delle necessità. Le nuove sette a coloritura religiosa puntano direttamente all'ambito affettivo, più suscettibile alle variazioni di ogni genere. Si propongono come capaci di dare risposte non più deducibili, dalle religioni storiche. "Coltivano la logica del cuore". Propongono una ricerca di armonia, di pace, di superamento dello stress, di incoraggiamento personale e di stima. Anche di partecipazione alle decisioni del gruppo di appartenenza. E possibilmente alle realizzazioni. Le grandi religioni tradizionali vengono rimproverate di mancare di fratellanza, calore, dialogo, incontro, sicurezza... Come se dai loro principi dottrinali fondamentali, non si potessero più dedurre, com'è sempre avvenuto, le norme di affiatamento tra le persone o di comportamento adeguato al variare delle circostanze.
Senza dubbio le sette tengono in grande considerazione l'individuo. I loro propagandisti vanno di casa in casa e fanno pervenire la corrispondenza personalmente. Hanno dei capi carismatici, come si dice, molto disponibili ad orientare le persone, offrendo appoggio a chi necessita di sicurezza ed è incline alla sottomissione senza spirito critico.
New Age
Attualmente sta prendendo piede sempre più un orientamento generale che va anche oltre le sette e si diffonde a scala ingrandita: verso "l'universale". Il "vecchio mondo, dicono, volge al termine e le religioni tradizionali non prospettano nulla. Troppo oberate dalla ristrettezza di vecchi dogmi, da una morale che sa di chiuso e da istituzioni sclerotizzate che faticano a sopravvivere".
La New Age o "nuova era", età dell'Acquario, è molto diffusa nel mondo anglosassone e nel nord Europa. Si sta però diffondendo in maniera impressionante anche in Italia. A differenza delle sette non pone in discredito assoluto le grandi religioni. Non fa un taglio netto con il passato. Si ritiene in grado di correggerlo e di integrarlo. Ha delle puntate teologiche nei confronti di Cristo che mettono in discredito il cristianesimo. E nello stesso tempo fanno da esca per i cristiani impreparati, attratti dal nuovo o dal diverso. Da questo punto di vista, la New-Age è più pericolosa delle sette stesse. Può dare l'impressione di potervi facilmente appartenere senza rinnegare la propria fede e il proprio battesimo. Senza pericoli quindi.
Di che cosa si tratta?
Una signora russa, Helena Blavatsky Petrovna (1831-1891), ricercatrice spirituale molto apprezzata, capace di una conoscenza non comune delle potenzialità psicologiche, dopo aver viaggiato in tutto il mondo, arrivò nel 1873 negli Stati Uniti. Sembra che a segnare in modo determinante la sua vita, fosse stato l'incontro con un grande guru orientale il "Mahatma M." Aperta a tutti i grandi problemi del suo tempo, sentì il bisogno di impostare una valorizzazione dell'individuo più consapevole e responsabilizzata. Psicologicamente più adeguata. Assieme ad Henri Steel Alcott, fondò a New York nel 1875, la Società Teosofica, il cui centro internazionale venne da lei stabilito nel 1882 a Madras (India).
Influenze sul movimento ci furono anche da parte del pensiero di molte personalità di rilievo come Carl G. Jung (1875-1961), Rudolf Steiner (1861-1925) ed Alice Bailey (1881-1949). A quest'ultima, seguace convinta della Blavatsky, si deve l'espressione "New Age".
Le proposte di New Age
H. Blavatsky trovò in "teosofia" il termine adatto per lanciare la sintesi del suo pensiero. In uso fra i pensatori greci, la parola teosofia si riferisce alla saggezza divina. Come essa si rivela all'interno dello spirito umano, annota l'autrice, non come una fede o una scienza imposte all'uomo dall'esterno. Significato che era presente nei sistemi filosofici cinesi, indiani, egiziani già nell'antichità. E più o meno ricorre in tutti i secoli fra gli gnostici, i neoplatonici, i mistici. Per la Blavatsky si tratta di mettere assieme, in vista di un arricchimento reciproco, ciò che vi è di meglio nel pensiero occidentale con quello orientale. Di fondere verità comuni a tutte le religioni, associandole con il sapere primordiale dell'umanità e con le leggi della natura. Inizialmente non è considerata una nuova religione: non possiede un credo, dei dogmi o un rituale. Non lega, non obbliga. Pone come elemento base un principio onnipresente, eterno, immutabile, da cui deriva il mondo visibile. In esso "Cristo, Parola vivente e creatrice", non è altro che "la coscienza universale attivamente presente in tutti i fenomeni della creazione". Il Cristo è cosmico, possiede cioè l'energia che è operante in tutte le cose. Ma "il Cristo cosmico è anche il Cristo uomo incarnatosi in Gesù di Nazaret". E le teorie su Gesù nello sviluppo della New-Age si sono addensate e diluite quasi nel tentativo di volerne adattare l'immagine ad ogni esigenza personale. Nel tentativo non di comprendere in maniera più profonda il cristianesimo, ma di assimilarlo ad elementi comuni. Gesù avrebbe avuto la sua iniziazione in Oriente, sarebbe un "avatar", un super illuminato, alla maniera di Krishna, che si reincarna a riprese e ritornerà clamorosamente durante l'era dell'Acquario. Per ristabilire una nuova ed unica religione universale. La sua venuta non è stata una manifestazione storica unica o particolare.
Le insufficienze di New-Age
Senza volerci addentrare nell'ambito teologico, le proposte di New-Age dimostrano la loro precarietà proprio nel campo psicologico, dove coltivano maggiormente le loro predilezioni. Nessuna delle grandi religioni può accettare di perdere la propria specificità perchè rientra nel valore storico della verità. La verità ha dei punti fermi. Le religioni offrendo e mantenendo i principi dottrinali di fondo, assicurano alla stessa psicologia ciò di cui ha bisogno per essere seria. Non si può vivere senza radici. Si parla tanto di ritorno alle radici.
L'euforia dello scardinamento per chi ha sentito l'appartenenza come una costrizione, può dare un senso di libertà. Ma nuotare nel vuoto o lanciarsi nell'effimero è questione di momenti. Si finisce sempre col cadere da qualche parte.
Lo spirito missionario che deve investire oggi più che mai ogni cristiano, consiste principalmente nel mantenere saldo il proprio aggancio alle verità della fede cristiana. Con maggiore convinzione, con apertura e rispetto degli altri. Anche con il desiderio di approfondire e ampliare la propria conoscenza in modo da rendere la disponibilità al dialogo maggiormente ricca e fruttuosa. Ma senza confusione e con convinzioni salde. Un modo nuovo, forse, di essere religiosi.
Fonte - Missionari d'Africa
Nessun commento:
Posta un commento