I pedofili sono soggetti con problemi psicologici. Ma ci può essere una componente organica che causa questo tipo di devianza? La domanda si ripropone spesso nelle discussioni sull'argomento sia tra la società civile che tra i medici e gli psicologi. Secondo una ricerca condotta presso il Centre for Addiction and Mental Health di Toronto i pedofili avrebbero una quantità di materia bianca nel cervello minore rispetto a coloro che manifestano una sessualità ritenuta regolare; il lavoro sarà pubblicato sull'ultimo numero della rivista Journal of Psychiatric Research.
Questa mancanza strutturale, la materia bianca infatti è costituita dalle fibre assoniche dei neuroni che decorrono dal midollo spinale al cervello, potrebbe incidere nel generare o sostenere la patologia perché potrebbe alterare la funzionalità del sistema nervoso.
La pedofilia è attualmente definita dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV) come una parafilia, ossia uno tra i disturbi sessuali e della identità di genere. Dallo stesso manuale è definita come un disturbo caratterizzato da fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che riguardano bambini in età prepuberale (prima dello sviluppo fisico delle caratteristiche sessuali di genere). Il pedofilo, infatti, è un soggetto che non ha sviluppato una identità sessuale adulta, per cui è rimasto sostanzialmente indifferenziato (per questo non distingue tra vittima maschile o femminile).
Non vi è modo di fare una diagnosi preventiva; i pedofili arrivano in contatto con un'istituzione psichiatrica solo dopo essere stati scoperti. La cura di questo disturbo, ritenuto cronico, passa oggi esclusivamente per la psicoterapia.
Questa mancanza strutturale, la materia bianca infatti è costituita dalle fibre assoniche dei neuroni che decorrono dal midollo spinale al cervello, potrebbe incidere nel generare o sostenere la patologia perché potrebbe alterare la funzionalità del sistema nervoso.
La pedofilia è attualmente definita dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV) come una parafilia, ossia uno tra i disturbi sessuali e della identità di genere. Dallo stesso manuale è definita come un disturbo caratterizzato da fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che riguardano bambini in età prepuberale (prima dello sviluppo fisico delle caratteristiche sessuali di genere). Il pedofilo, infatti, è un soggetto che non ha sviluppato una identità sessuale adulta, per cui è rimasto sostanzialmente indifferenziato (per questo non distingue tra vittima maschile o femminile).
Non vi è modo di fare una diagnosi preventiva; i pedofili arrivano in contatto con un'istituzione psichiatrica solo dopo essere stati scoperti. La cura di questo disturbo, ritenuto cronico, passa oggi esclusivamente per la psicoterapia.
Fonte: Press release Centre for Addiction and Mental Health, University of Toronto
Nessun commento:
Posta un commento