lunedì 10 dicembre 2007

La Meditazione Trascendentale


Meditare all’orientale: meditazione trascendentale, yoga, zen.

La Meditazione Trascendentale

Una tecnica che permette anche di volare

TRATTO dal settimanale CORRIERE di SALUZZO del 5 settembre 2003 - pagina Società e Religioni

Articolo a cura di Laura ROSSI.

Nel numero di aprile 1972 della rivista Scientific American il dr. Robert Keith Fallace della Harvard University Medical School, dopo una serie di ricerche di laboratorio, annunciò che la Meditazione Trascendentale era uno stato di coscienza diverso dai tre conosciuti (veglia, sonno e sonno profondo) che designò col termine restful alertness (quieta vigilanza). In tale stato il corpo ha un riposo più profondo di quello del sonno profondo, ma la mente rimane molto vigile.

La tecnica e i contenuti della MT furono presentati per la prima volta nel 1958 da un maestro indiano di nome Maharishi Manesh Yagi. La MT è tutto sommato qualcosa di più e di meno di una religione. Di più perché realizza concretamente quel mondo spirituale che le religioni promettono attraverso una ‘tecnica scientifica’ di meditazione che va oltre il mondo stesso delle religioni; nello stesso tempo è qualcosa di meno perché non ha bisogno di far ricorso a credenze per cambiare la situazione dell’uomo, ma si serve solamente di metodo e di alcuni principi di fondo per meditare.

Conferenze e pubblicità con i titoli di Università M.E.R.U. o M.I.U. prospettano programmi anti-stress, anti-invecchiamento, vittoria sulla droga, sul fumo, sull’insonnia, guarigione dalle malattie grazie ai poteri della mente, sviluppo di tutte le potenzialità umane dall’intuizione alla creatività, dalla chiaroveggenza al potere di levitazione e addirittura alla capacità di attraversare i muri… Tutto questo e anche altro tramite la conquista del quarto stato di coscienza che va oltre il mondo che vediamo e tocchiamo, che consente all’uomo di riunirsi all’Essere Assoluto e identificarsi con esso.

La tecnica di meditazione di MT è incentrata sulla ripetizione vocale per venti minuti due volte al giorno del mantra, suono che conduce la mente, attraverso stati di coscienza sempre più rarefatti, al riposo nel silenzio del puro Essere.

L’adesione a Meditazione Trascendentale, da tecnica di rilassamento e di guarigione quale si presenta, finisce sempre per diventare una precisa scelta religiosa a motivo dei suoi indiscutibili legami alla tradizione religiosa dell’India.



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