Il suo incubo si concluderà soltanto tra qualche ora, quando potrà finalmente ritornare a casa, nella sua amata Francia. La storia di Martine Boublil diventa così un piccolo caso, che porta di nuovo sotto i riflettori la Chiesa di Scientology e che oltralpe rilancia un dibattito già aperto da settimane. Con una richiesta forte: aprire una commissione d’inchiesta parlamentare su Scientology, come propone il deputato dell’UMP Georges Fenech.
La donna, 48 anni, di origine tunisina ma francese di nazionalità, ex seguace di Scientology per otto anni, è stata liberata in Sardegna lo scorso 21 gennaio, in un casolare nei monti di Ortobene, vicino a Nuoro. Quando i poliziotti l’hanno trovata, Martine è apparsa ai loro occhi in condizioni igieniche pietose, semivestita, per letto un materasso pieno di vermi, circondata dai rifiuti. Si è salvata perché, nonostante tutto questo, è riuscita a comunicare con l’esterno lanciando dei fogliettini, il suo grido d’allarme tracciato con l’unico oggetto che le era rimasto fra le mani: il rossetto. A impedirle di uscire dal locale c’erano una donna di 44 anni e due uomini di 18. Tutti francesi e tutti accusati di tentativo di sequestro. Il gruppo era arrivato in Sardegna all’inizio dello scorso dicembre. La motivazione ufficiale era che Martine fosse reduce da un’operazione e che nell’isola fosse sbarcata per approfittare di un riposo completo. “Era l’inferno”, racconta invece adesso la donna ripensando a quei giorni in cui le veniva impedito a forza di uscire.
Ma la situazione adesso sembra complicarsi. Secondo le autorità giudiziarie italiane ad ordinare il sequestro della donna sarebbe stato il fratello Claude, medico di professione oltreché figura di spicco nella Scientology francese. Dopo essere stato anche lui accusato dalla giustizia italiana per il sequestro di Martine è stato rimesso in libertà insieme agli altri 3 francesi ed è già tornato in Francia. La donna ha raccontato alla polizia di essere stata condotta a forza da Claude, prima in Normandia, poi nella regione della Sarthe, infine in Sardegna. Il portavoce della chiesa di Scientology di Francia, Danièle Gounord, intervistato da Le Parisien sulla questione, ha parlato di “dramma familiare” escludendo ogni implicazione di Scientology.
Non si sa ancora, però, se Martine, una volta a casa denuncerà il fratello e Scientology. La donna è ancora sotto choc e provata psicologicamente. Ma una sua potrebbe dare formalmente il via ad un’inchiesta congiunta della magistratura italo-francese sul caso.
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