Il satanismo rappresenta “senza ombra di dubbio, un fenomeno preoccupante e in espansione, molto più di quello che sembri realmente”. Lo afferma Tiziano Masini, il pm del processo alle cosiddette ‘Bestie di Satana’, per il quale quanto emerso da quelle inchieste giudiziarie, per altro non ancora del tutto finite, “è solo la punta dell’iceberg: molti casi sono ancora sconosciuti e quindi impuniti. Penso sia il frutto di questi tempi in cui sono in voga oroscopi, letture esoteriche, maghi e cartomanti”. A chi vi si imbatte per caso, Masini consiglia di “diffidare e stare alla larga dall’occultismo”. Secondo il sostituto procuratore di Varese, “una delle cause scatenanti, da quanto ho potuto constatare, è la disgregazione delle famiglie. La maggior parte dei giovani processati, infatti, proveniva da nuclei familiari multiproblematici a causa di separazioni e divorzi”. Di conseguenza Masini pensa che “pensa che la famiglia possa giocare un ruolo importante al fine di prevenire anche questo triste fenomeno”. L’altra causa del satanismo, per il magistrato, è “il cosiddetto contesto amicale, cioè le cattive compagnie”. Anche in questo caso “entra in gioco la famiglia: i genitori dovrebbero controllare di più e meglio le frequentazioni dei figli”. Nell’intervista al sito cattolico “papanews.it”, il magistrato rivela di aver constatato negli imputati “i segni di possessione diabolica: è emerso che parlassero lingue strane, emettessero suoni gutturali indecifrabili e di stampo rauco, invocassero e nominassero continuamente tutti i demoni. Inoltre bestemmiavano contro Cristo e la religione cattolica e affermavano di soffrire alla vista d’immagini e oggetti sacri e di gemere soprattutto quando vedevano un pentagono di vetro. Gli imputati – conclude – si riunivano per celebrare messe nere ed invocare le forze dell'inferno. Anche questo meccanismo li ha portati, con la forza del branco, a commettere i reati contestati”.
Fonte - Nadirpress, giovedì 6 marzo 2008 - 18.41
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