"Perché non accada...", una campagna anti psicofarmaci, scatena le polemiche. È promossa da una onlus fondata dalla chiesa di L. Ron Hubbard. E la Rai ha concesso il patrocinio.
Che c'entra la Rai con Scientology? La domanda, spuntata nei gruppi di discussione in Internet, ha a che fare con una campagna informativa su psicofarmaci e bambini. Che ha prodotto un opuscoletto sulla cui copertina appare la famosa farfallina. Ma cominciamo dall'inizio.
Cresce in Italia l'attenzione per l'Adhd, il "disturbo dell'apprendimento e iperattività". Una sindrome psichiatrica che parrebbe colpire i bambini, definiti "iperattivi". Viene curata con farmaci il cui principio attivo, il metilfenidato, è un'amfetamina. In Italia nel 2000 si è deciso per la reintroduzione di tali farmaci, già ritirati dal commercio nel 1987. Nel marzo 2003 (ministro della Salute Storace) il metilfenidato è stato trasferito dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci. Ad aprile di quest'anno è stato rimesso dov'era. Negli Stati Uniti, dove il numero delle prescrizioni è molto alto, il problema è noto da anni. In breve, è questo il contesto in cui anche in Italia è iniziata una battaglia dell'opinione pubblica contro i rischi di abuso di prescrizioni, che potrebbero servire più che per "curare" i bambini, per "tenerli buoni". Battaglia che ha preso una sua forma associativa. Anzi due. Una si chiama "Giù le mani dai bambini", l'altra "Perché non accada anche in Italia" [1]. La prima è nata nell'aprile del 2004, la seconda quest'anno. La prima ha relazioni istituzionali, organizza convegni e mette in rete materiali. La seconda ha prodotto un manuale informativo. Entrambe presentano una lunga lista di testimonial, nomi prestigiosi della cultura e dello spettacolo. La prima ha una lista di promotori che va dall'Agesci alla Cisl, dalle Acli all'Ausl Bologna, un comitato scientifico composto dai migliori nomi della ricerca italiana, e un comitato etico. La seconda è promossa dal Cisvc, Centro studi per lo sviluppo e la cooperazione, dall'Asvi, Agenzia per lo sviluppo del non-profit, dal CCDU, Comitato dei cittadini per i diritti umani. In entrambe è presente Roberto Cestari, medico, che siede nel comitato scientifico della prima, ed è, in qualità di presidente del CCDU, promotore della seconda. E qui cominciano le polemiche. Perché il dottor Cestari è uno scientologo dichiarato, ma soprattutto perché il CCDU sarebbe un'emanazione della Chiesa di Scientology (nota per le sue posizioni antipsichiatriche, la "religione" fondata a Los Angeles da L. Ron Hubbard nel 1954, negli ultimi anni è stata particolarmente battagliera sul fronte Adhd). Se è vero infatti che il CCDU si dichiara cosa diversa da Scientology (anche minacciando querele), è anche vero che questa diversità non appare così netta. Fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology (con la sigla Cchr: Citizen commission on human rights), il CCDU in Italia ha preso forma nel 1979, ed è diventato una onlus nel 2004. Si definisce «un'organizzazione di volontariato non a scopo di lucro, finalizzata a investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani».
Si dichiara «organizzazione indipendente» ma «collegata ideologicamente al Cchr». I promotori sono «orgogliosi di essere stati fondati, a livello internazionale, dalla Chiesa di Scientology». In calce ai suoi comunicati scrive: «Il CCDU è stato fondato dalla Chiesa di Scientology. La sezione italiana è una sua emanazione. Il Comitato è presente in 31 Paesi del mondo con più di 130 gruppi». «È una onlus affiliata alla Cchr, ente laico internazionale sostenuto, tra gli altri, dalla comunità di Scientology». Si gioca con le parole: collegamenti ideologici, affiliazioni, emanazioni. Scientology non è nuova alla paradossale alternanza fra orgogli e prese di distanza: è usuale che anche chi si dice felice appartenente della Chiesa hubbardiana, tenda poi a negare la presenza della Chiesa nelle iniziative che la stessa promuove o controlla attraverso le sue "emanazioni". È il solito problema: la sgradevole sensazione, per chi si trova coinvolto, che non tutto sia stato detto. La stessa Scientology, comunque, inserisce il CCDU nel proprio organigramma ufficiale: dipartimento 20 degli Affari speciali [2].
Tutto questo non turba i promotori, con il CCDU, della campagna "Perché non accada". Laura Ciccardini dell'Asvi: «È una campagna culturale di cui siamo promotori con il CCDU, onlus che non è parte di Scientology cui non dà e da cui non riceve denaro». Paolo Barletta, presidente Cesvic: «Il CCDU è una Onlus indipendente, esterna sia a Scientology che al Cchr, cui è collegato solo ideologicamente, legalmente non c'è alcuna connessione» [3]. E pare non turbare neppure i patrocinatori, ovvero il Segretariato sociale Rai, la struttura che promuove la comunicazione sociale nell'emittenza pubblica. Il suo presidente, Carlo Romeo, che in riferimento alla campagna "Perché non accada" non ha mai sentito menzionare Scientology, replica: «Appartenere o meno a una organizzazione di tipo internazionale non è, di per sé, né condizione favorevole né sfavorevole per la concessione del patrocinio, che viene concesso solo ed esclusivamente sull'iniziativa o il documento presentato e non a favore dell'organizzazione presentante. Non ci è comunque ancora stato comunicato che Scientology sia fuorilegge in Italia». Vero. Parrebbe vero anche però che il CCDU utilizzi il manuale patrocinato (che dicono stampato in un milione di copie) per raccogliere fondi non per la campagna, ma per la stessa associazione. Come risulta dalle e-mail in possesso di Left, inviate dalla direzione del CCDU ai capiarea: «Il CCDU ha a disposizione migliaia di copie dell'opuscolo perché non accada che distribuisce gratuitamente a fronte delle donazioni che state raccogliendo». Il timore, per chi ha sollevato le obiezioni, è che Scientology possa utilizzare strumentalmente, anche se nega di volerlo fare, la campagna. Che attraverso la partecipazione a una causa giusta si possa dare man forte a una organizzazione di cui non si condividono metodi e finalità. Il Segretariato sociale siede anche nel comitato etico di Giù le mani dai bambini, l'altra campagna che si occupa del tema bambini e psicofarmaci. Ma per Carlo Romeo non c'è un rischio sovrapposizione: «Noi siamo convinti che si tratti di un tema discusso e da discutere ancora, su cui favorire il più ampio dibattito e approfondimento senza prevenzioni, pregiudizi e integralismi da nessuna parte. Mi preme però aggiungere ancora qualcosa: il Segretariato prenderà senz'altro in esame circostanziate segnalazioni di eventuali violazioni di norme, leggi e comportamenti o di utilizzi con-rari alla legge del materiale che ha ricevuto il nostro patrocinio, muovendosi nella direzione che riterremo più opportuna per salvaguardare la non strumentalizzazione dell'azienda. Così come non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione critica in merito ai contenuti dello stesso opuscolo, che è la sola cosa che abbiamo promosso. Tantomeno vorremmo intervenire in situazioni di conflitto strumentale tra diverse organizzazioni: nel qual caso l'unica soluzione possibile sarebbe per l'azienda quella di sottrarsi del tutto da queste situazioni». Nel frattempo un membro del comitato etico di Giù le mani dai bambini (cui il CCDU ha più volte richiesto di aderire, e da cui più volte si è visto rispondere picche), ha formalmente richiesto l'allontanamento del dottor Cestari dal comitato scientifico, che si pronuncerà a breve [4].
Note di Martini:
1. Entrambe le campagne "anti-metilfenidato" (nome commerciale più noto, Ritalin) pare abbiano creato parecchia confusione tra i non addetti ai lavori, tra insegnanti e genitori lasciando a intendere più o meno velatamente che sulla malattia esista controversia scientifica o che la malattia non esista affatto, eventualità negate risolutamente dall'"International Consensus Statement on ADHD" del gennaio 2002 (pubblicato sul Clinical Child and Family Psycology Review, Vol. 5 N. 2, giugno 2002) sottoscritto dai più prestigiosi studiosi dell’ADHD a livello mondiale e in cui si afferma che: «Le opinioni di un gruppetto di dottori non esperti che affermano che l’ADHD non esiste sono poste a confronto con le consolidate opinioni scientifiche che affermano il contrario, come se entrambe le opinioni potessero godere eguali meriti. Tali tentativi alla fine danno all’opinione pubblica la sensazione che vi sia un sostanziale disaccordo scientifico sul fatto che l’ADHD sia un disturbo reale. In realtà non esiste affatto tale disaccordo almeno non più di quanto ve ne sia sul fatto che il fumo possa causare il cancro o che il virus dell’HIV causi l’AIDS».
Nel nostro paese esiste la Associazione Italiana Famiglie ADHD onlus che ha un sito ricco di informazioni scientifiche sia sulla malattia che sul suo trattamento (farmacologico e non), e segnalo in particolare un recente dossier su luoghi comuni, “miti”, pregiudizi e gravi inesattezze a livello scientifico e sociale diffusi da stampa e campagne varie che, secondo l'Associazione, recano danno non solo alla verità scientifica, ma anche ai bambini e ragazzi ADHD ed alle loro famiglie, sia sul piano morale sia su quello medico-sanitario. Vi prego pertanto di prendere visione del sito in oggetto e di questo documento esplicativo. È poi sempre utile sentire la campana del Ministero della Salute prima di lasciarsi andare all'emotività, che quasi mai fa rima con verità o razionalità.
2. Al proposito si veda un'immagine parziale dell'organigramma ufficiale - scendere fino al fondo del "Dipartimento 20" per trovarvi elencato il "Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo". Il "VFP" (Valued Final Product: Prodotto finale di valore) del Dipartimento 20 è: "Accettazione di Scientology".
3. Tuttavia, il sito ufficiale della Chiesa di Scientology elenca il CCDU nella sua "LISTA DELLE CHIESE DI SCIENTOLOGY ED ALTRE ORGANIZZAZIONI ASSOCIATE", qui le sedi italiane del CCDU, dal medesimo sito.
4. Il Dottor Cestari ha in seguito presentato le sue dimissioni, come si apprende da un comunicato stampa di "Giù le Mani dai Bambini".
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