giovedì 10 gennaio 2008

Idee new age: come dovrebbero rispondere i cattolici


Un interessante punto di vista teologico di Padre Peter Joseph, pubblicato sul mensile "AD2000".


Lo scorso mese, quando ho trattato il tema della guarigione dell'albero genealogico, ho detto che lo stato di attuale confusione della Chiesa ha portato alcuni a recepire inconsapevolmente delle idee new age. Tra queste ci sono alcune confuse nozioni riguardo le maledizioni, gli esorcismi e il battesimo dei defunti.

Spesso per guarigione dell'albero genealogico si intende la liberazione di una famiglia da qualche maledizione. Ma le maledizioni esistono? A differenza dei sacramenti della Chiesa, le maledizioni o gli incantesimi non agiscono ex opere operato (in virtù del rito stesso). Dio non ha dato al demonio un tale potere. La sua influenza è limitata, sporadica e determinata da Dio.

I rituali e le formule di maledizione non hanno una forza intrinseca, ma sono semplici espedienti impiegati dal demonio per ingannare e raggirare i creduloni, per aumentare la presa sulle sue vittime e ottenere la loro sudditanza, per scimmiottare i rituali della Chiesa e per guadagnarsi il culto dovuto a Dio solo .

Così succede che le maledizioni e le superstizioni sembrano operare solo su coloro che ci credono! In altre parole, esse hanno un effetto puramente psicologico o, se i demoni sono all'opera, essi possono agire solo là dove il destinatario della maledizione comincia a preoccuparsi. Così, in entrambi i casi, il rimedio è di non dare importanza al maleficio, confidare in Dio, praticare fedelmente la religione e stare in pace.

Il cattolico praticante non deve temere nulla dai sortilegi e dai malefici operati da altri. Un keniota mi raccontò come, nel luogo in cui abitava, gli stregoni si lamentavano dell'inefficacia dei loro rituali contro i cristiani, perché il sacerdote diceva ai catecumeni che una volta battezzati sarebbero stati inseriti in Cristo che ha sconfitto tutte le potenze malvagie e che sarebbero stati protetti loro e tutti i loro familiari. Papa Paolo VI disse in uno dei suoi famosi discorsi sul demonio nel 1972: "Tutto quello che ci difende dal peccato ci protegge di conseguenza dal nemico invisibile. La Grazia è la difesa determinante."

Ns Signore cosa disse di fare se qualcuno ci maledice? "Benedite coloro che vi maledicono" (Lc 6,28). Questo è tutto. Carità in atto. Non ha mai consigliato di consultare qualche esperto nel togliere il malocchio.

In un libro sulle conversioni al cristianesimo del primo secolo dopo Cristo, Gustave Bardy espone tre motivi principali per cui il mondo Greco-Romano si convertì a Cristo: il desiderio della verità; l'integrità di vita dei cristiani; la liberazione dal fatalismo e dalle superstizioni. I missionari di oggi possono raccontarci come i popoli primitivi sperimentino la conversione al cristianesimo come una straordinaria liberazione da un mondo opprimente fatto di superstizioni, fatalismo, maledizioni e paure.

Come cattolici possiamo trovare un riferimento al legame con gli antenati nella dottrina sul Purgatorio e sulla Comunione dei Santi. Insegnare alla gente che i suoi antenati sono responsabili delle attuali infermità spirituali e necessitano di una pacificazione o cose simili, è un regresso al paganesimo pre-cristiano e al fatalismo.

Per provare coloro che lo amano Dio può permettere agli spiriti malvagi di affliggerli anche seriamente, ma questi eventi sono estremamente rari. S. Paolo era tra questi. Era tormentato da un inviato di Satana e per tre volte pregò per essere liberato, ma gli fu detto "Ti basta la mia grazia" (" Cor 12,9). Paolo stesso dice che doveva soffrire questo "perché non mi esaltassi per l'abbondanza delle rivelazioni" (v.7)

I disegni di Dio

Come esiste il desiderio di conoscere l'inconoscibile così esiste il desiderio di sfuggire l'ineluttabile. Se abbiamo pregato con perseveranza e fatto quello che potevamo e abbiamo ancora qualcosa da sopportare, dobbiamo allora abbandonarci ai segreti disegni di Dio. La perseveranza e la crescita nella grazia è una lotta che dura tutta la vita. Non ci sono preghiere o formule segrete per tenere lontane le tribolazioni come se fossero una maledizione. E cercare di fare questo attraverso la "magia bianca" è illecito così come usare la magia nera.

E' un errore pensare che ogni malattia o prova sia contraria alla misericordiosa volontà di Dio. Normalmente non sappiamo in questa vita il bene che le nostre croci producono a noi stessi o ad altri. Il rinnegamento di se e la generosa accettazione delle sofferenze offerte a Dio fanno molto per la Chiesa, perché in questo modo, come dice S. Paolo "Completo nella mia carne quello che manca alla passione di Cristo per la salvezza del suo Corpo, cioè, la Chiesa" (Col 1,24).

La Chiesa distribuisce i tesori della Redenzione e Cristo, in un modo misterioso e straordinario, ha reso se stesso dipendente da noi. Pio XII riassume efficacemente questo concetto in Mystici Corporis: "Questo è veramente un grandissimo mistero che non potrà mai essere meditato sufficientemente: cioé, che la salvezza di molte anime dipenda dalle preghiere e dalle volontarie mortificazioni offerte per questa intenzione dai membri del Corpo Mistico di Gesù Cristo". Fuggire la sofferenza è fuggire dalla salvezza.

Pur sdrammatizzando la portata delle maledizioni non nego il potere del maligno. Ho scritto precedentemente sul suo potere di causare disturbi, false visioni e falsi miracoli.

A parte i veri esorcismi, che portano sempre dei benefici, che dire dei benefici apportati dalla guarigione dell'albero genealogico? In alcuni casi potrebbe trattarsi della eliminazione di un' influenza demoniaca grazie alla rinuncia ad un peccato - e quindi la pace e la liberazione ottenute sono erroneamente attribuite al distacco di qualche antenato defunto.

Anzi, le regole classiche della Chiesa per l' esorcismo stabilite nel 1614 dicono espressamente che l'esorcista "non dovrebbe credere al demonio quando sostiene di essere l'anima di una persona defunta" (Regola 14).

In altre occasioni, là dove sembra aver luogo qualcosa di genuino - come per esempio l'istantanea sparizione di una malattia - potrebbe essere spiegato col fatto che il demonio rimuove quello che lui stesso ha causato, come stratagemma per far cadere sempre di più la gente nell'inganno degli spiriti ancestrali.

E' lo stesso gioco messo in atto quando persone non autorizzate cercano di cacciare i demoni. Il demonio può allora operare ogni sorta di inganno su di essi, addirittura la sua stessa fuga nonostante che gli venga comandata senza autorità. Leggi gli Atti 19,13-17 in cui gli esorcisti giudei furono sopraffatti dal demonio quando tentarono di usare il nome di Gesù senza autorità.

Il canone 1172 stabilisce che solo un sacerdote autorizzato dal vescovo può condurre un esorcismo. E' presuntuoso, rischioso, nonché un atto di disobbedienza per un laico officiare un simile rituale. Mancando dell'autorità della Chiesa si espone al potere del demonio che imita con la sua disobbedienza. La nota preghiera di Papa Leone XIII contro satana e gli angeli ribelli non è ad uso dei laici, come ha detto il Sant'Uffizio nel 1985.

Sono al corrente di laici cattolici che sostengono di avere il carisma di liberare le persone dagli spiriti malvagi. Tuttavia per quanto possano essere in buona fede, la loro buona fede non li proteggerà. Se conosci qualcuno che potrebbe aver bisogno di un esorcista, informa il tuo parroco o il tuo vescovo.

Un'altra cosa che si sta diffondendo è un rituale per battezzare i bambini abortiti (mesi o addirittura anni dopo l'evento), che include la recita di una preghiera e l'aspersione di acqua santa nell'aria. Ho incontrato persone che hanno seguito in buona fede questa cerimonia. Ma devo dire che battezzare i bambini abortiti è pura fantasia. I sacramenti sono per i vivi. Nessuno può battezzare un defunto. Questa idea proviene dai Mormoni che cercano di battezzare tutti i loro antenati defunti fin dove riescono ad arrivare.

Nessuno sa con sicurezza a cosa S. Paolo si riferisca quando menziona i Corinzi che "si fanno battezzare per i morti" (1Cor 15,29), ma l'insegnamento della Chiesa esclude qualsiasi cerimonia di battesimo per coloro che sono morti e sepolti. Chi compie una cosa simile incorre nella pratica illecita di simulazione di sacramento.

Ho anche letto in un opuscolo che le donne che soffrono per l'interruzione della gravidanza impediscono la felicità dei loro bambini. Assurdo! I bambini che muoiono nel grembo materno sono nelle mani di Dio. Sicuramente non sono privati della felicità a causa del dolore della loro mamma. L'autore probabilmente non si è reso conto che tale affermazione sottintende che questi bambini soffrano all'inferno o in purgatorio. Ipotesi entrambe impossibili.

Dare un nome agli angeli custodi

Un'altra pratica new age che si è insinuata nella Chiesa Cattolica è di dare un nome al proprio angelo custode. Ho sentito persone parlarne come se fosse una pratica indispensabile e antichissima.In realtà si tratta di una moda new age che nessun Papa o Santo ha mai praticato o insegnato nell'intera storia della Chiesa.

Il Direttorio su pietà popolare e liturgia pubblicato nel 2002 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dice: " E’ da riprovare anche l’uso di dare agli Angeli nomi particolari, eccetto Michele, Gabriele e Raffaele che sono contenuti nella Scrittura."(n.217)

Dietro tale pratica si scorge il desiderio di addomesticare e controllare il mondo degli spiriti. E' un disordine dare il nome al proprio angelo: chi sta più in alto da il nome a chi sta più in basso, non il contrario. I genitori danno il nome ai loro figli e non vice-versa. Noi siamo affidati ai nostri angeli custodi, non loro a noi. Temo che alcuni, nella loro mente, abbiano scambiato il loro angelo per un amico umano o un animale domestico.

In tutte queste faccende non c'è miglior consiglio di quello di S. Paolo nella 2° lettera ai Tessalonicesi 2,15: "Perciò fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera". Non sottrarre e non aggiungere niente all'insegnamento della Chiesa. Molte novità sono in realtà la riproposizione di antichi errori gnostici mascherati da pietà, per questo S. Paolo ci avverte che (2 Cor 1,14) "... anche satana si maschera da angelo di luce".

Padre Peter Joseph, vice-rettore e docente universitario in dogma al Vianney College, seminario diocesano di Wagga Wagga, è rettore della Diocesi Maronita di Australia dal febbraio 2003.


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