Criminologia e Scienze Strategiche si propone di trattare in particolar modo tutte quelle tematiche afferenti ai due oggetti in esame. Crimini, Sette e Culti, Profiling, Scene del Crimine, Nozioni di Intelligence, Sicurezza, Terrorismo, etc. Cercheremo attraverso una analisi seria, documentata e minuziosa di creare un ponte informativo tra queste discipline, gli esperti del settore e i semplici appassionati.
venerdì 26 ottobre 2007
AMAZZONI NEL NOME DI JULIA
di Niccolò D’Aquino
Tratto da IO DONNA del Corriere della Sera, 23/10/2007
La capa, Katarina, ha 26 anni. Le altri sono quasi tutte studentesse.. Le nuove guerriere di Ucraina hanno riti di iniziazione, armi in pugno, vite separate dai maschi. E un’eroina: la bionda Tymoshenko, trionfatrice alle elezioni.
Si certo, le amazzoni erano guerriere. Si per tirare meglio con l’arco si tagliavano il seno destro. Ed erano sicuramente contro i maschi. M, colpo di scena, “non erano greche. Nei libri di testo era scritto che erano originarie di Ponte Eusino sul Mar Nero. Ed erano le antenate di noi cosacche”.
Meglio ascoltare, visto che a dirlo è Katarina Tarmovska. Affilata come un coltello, segaligna, bionda e bianchissima, le mani dentro i guantoni da pugile, sguardo pericoloso, la 26enne Patarina ha interrotto gli allenamenti di Gopak, l’arte marziale cosacca: metà danza,, metà combattimento. E’ circondata da un gruppo di ragazze altrettanto inquietanti. Mariana, 19 anni, stivali torchiati e gonnella di pelle nera, maneggia una daga. Yarina, 17 anni, esibisce una bastone con catena (“E’ un martello medioevale”); mentre la sorella gemella Chrystyna padroneggia con disinvoltura l’ascia. Un’altra Mariana, 19 anni, studentessa del Politecnico, ha per le mani due falci affilate. Ben due asce – con l’aggiunta di due asce- quelle con cui si fa fotografare la terza Mariana, pure lei 19enne e studentessa di lingue. Nella palestra di Lvov, frontiera tra Ucraina e Polonia nel cuore dei monti Carpazi, l’atmosfera è surreale. Le armi non sono l’unico elemento che accomuna le 150 ragazze dell’Asgarda, il gruppo che i autoproclama discendete delle Amazzoni, messo in piedi da Katarina.
Nella mitologia nordica l’Asgarda era la residenza degli Dei, signori assoluti del Cielo e separati dai mortali. Queste ragazze, per il momento si accontentano di stare separate dai maschi (Cosa perdono ndr). E si sono scelte una propria Dea, poco importa che sia viva e molto terrena: quasi tutte indossano una T-shirt dove campeggia la foto di Yulia Tymoshenko. La passionaria bionda, leader della Rivoluzione Arancione e vera trionfatrice delle elezioni del 3 settembre, è la loro eroina. Perché è vincente ma, soprattutto, perché è donna. Soltanto folclore questo delle neo Amazzoni? La Tymoshenko non ha dato il suo appoggio di gruppo. Ma non risulta nemmeno che abbia preso le distanze. Perché, tra i tanti problemi politici che bollono nel calderone ucraino, c’è anche l’esplosione del nazionalismo cosacco. Che in una mente politica cme quella di Yulia, nata a Denepropetrovsk sul fiume Dniepr - città il cui nome un tempo era Fortezza dei cosacchi – può tradursi in voti e consensi. Senza dimenticare che in Ucraina, c’è una questione femminile a rischio esplosione. Anche se nessuno lo ammette ufficialmente, dal 1991, anno dell’indipendenza dall’impero sovietico, sono letteralmente sparite dal Paese sei milioni di donne: il 13 per cento della popolazione. Emigrate per fare le badanti nelle ricche case degli europei dell’ovest. Se va bene. Se no, avviate alla prostituzione. Oggi, l’85 per cento delle comunità ucraine – in Italia e altrove – è formato da donne. Le posizioni estreme di un gruppo come quello dell’Asgarda vanno lette anche alla luce di questi dati sulla minoranza femminile. E una figura come la Tymoshenko, che racchiude in sé qualcosa del guerriero politico e la forza del femminile più arcaico (vedi la sua treccia bionda oramai diventata un marchio e la nota a piè pagina ndr) si presta a ben rappresentare le loro aspirazioni. Anche quelle più esagerate. Per esempio l’ostracismo verso gli uomini. Gli unici a essere tollerati sono i cosacchi. Ma per un solo motivo: sono gli addestratori. Per il resto la regola è chiara: vite separate. Figlie con le madri, figli con i padri. Per tutti l’addestramento militare inizierà a cinque anni. Patarina elenca le regole. “Come un tempo, non avremo che un solo rapporto sessuale all’anno, il 21 giugno, giorno del Solstizio d’Estate. E non per il piacere ma a fini riproduttivi. Il padre dovrà essere un guerriero, meglio se un cosacco. Come mio marito, nostro capo addestratore. Il parto avverrà in acqua di sorgente. Fino a tre anni, la prole starà con la madre. Poi le femmine si uniranno alle Amazzoni. I maschi andranno con il padre a sette anni”. Non finisce qui. Se il sesso è praticamente bandito, lo sono pure gli altri vizi:tabacco,caffè,alcol.”Nuociono all’organismo” dice Patarina, riecheggiando senza un sorriso le pubblicità salutiste. Nell’Asgarda, come in ogni comunità di iniziati, ci sono i gradi: sette, per la precisione. La differenza la fa il taglio dei capelli. A ogni livello superato, la “novizia” si fa rasare una striscia sulla nuca. Parlare di “novizie”, però, può essere pericoloso. Le amazzoni hanno una loro religione, refrattaria al cristianesimo “che relega le donne in un secondo piano”. Il loro credo è un misto di panteismo nordico primitivo, paganesimo indo-europeo e messaggio vedico(i sacri testi dell’antica India). “Noi cerchiamo la Via, fusione tra acqua e fuoco, elementi sacri” spiga patarina. Che ha un progetto. “Costruire un tempio, vicino a una sorgente. Sarà la nostra Kortitzia, l’isola sacra dei cosacchi: a forma concentrica con, al centro, un altare. Vi abiterò con le mie vestali. Un primo cerchio, da cui saranno esclusi i maschi, che avranno la loro Kortitzia. Qui potrò finalmente riposarmi lontano dagli uomini. Compreso mio marito”. Il fotografo francese, maschio, scatta in silenzio. Il loro sguardo suggerisce di non fare domande.
NOTA
Dal carcere al trionfo
Dall’altare del governo all’inferno del carcere, per corruzione. E ritorno. Da trionfatrice. Il voto ha confermato che Yulia Tymoshenko sarà l’ago della bilancia della politica ucraina. Il partito della pasionaria della Rivoluzione Arancione è balzato al secondo posto al 31 per cento. Assieme al quello del presidente Viktor Yushenko, la 46enne Yulia può contrastare il 34 per cento dell’avversario storico, il filorusso Viktor Yanukovich. Così, sarà lei a mediare con Putin lo spinoso – e lucroso- contenzioso delle forniture del gas. Riuscirà a sventare la minaccia di una nuova chiusura dei rubinetti?
venerdì 12 ottobre 2007
Nuovi corsi di aggiornamento e formazione del CEPIC in criminologia per l'anno 2007-8.
Sperando di fare cosa gradita, invio il programma del nuovo corso di aggiornamento e formazione in criminologia per l'anno 2007-8.
per informazioni e contatti SITO WWW.CEPIC-PSICOLOGIA.IT
Chiara Camerani 349.8367812
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO - SCUOLA MEDIA STATALE LUIGI DI LIEGRO
4°CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE E FORMAZIONE IN ETÀ ADULTA
- CEPIC- Centro europeo di psicologia investigazione e criminologia
- N° conto corrente postale 37277407 abi 7601 cab 3200 - Roma
- CEPIC- Centro europeo di psicologia investigazione e criminologia
- N° conto corrente postale 37277407 abi 7601 cab 3200 - Roma
CORSO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
AGGIORNAMENTO, UNIVERSITARIO AVANZATO E SPECIALISTICO;
PRATICO-APPLICATIVO INTEGRATO;
ORDINARI, PSICOLOGI E MEDICI, DOCENTI E RICERCATORI DI UNIVERSITÀ ITALIANE ED INTERNAZIONALI, AVVOCATI, ORDINARI, DIRIGENTI ED ALTI UFFICIALI DELLE FORZE DELL’ORDINE, DIREZIONE CENTRALE POLIZIA CRIMINALE-SERVIZIO POLIZIA SCIENTIFICA, - PREVISTA, ALTRESÌ,
TARGET UTENZA:
MEDICI, PSICOLOGI, INFERMIERI, PERSONALE SOCIOSANITARIO, EDUCATORI, PSICHIATRI, ASSISTENTI SOCIALI, PERSONALE DI PRIMO SOCCORSO,;OPERATORI DELLA CONSULENZA FORENSE IN GENERE, STUDENTI UNIVERSITARI DI DISCIPLINE PSICOLOGICHE, MEDICHE, SOCIOLOGICHE E GIURIDICHE, APPARTENENTI A FORZE DELL’ORDINE, ALTRI OPERATORI DELL’INDOTTO GIUDIZIARIO-PENALE, INVESTIGATORI EXTRA-ISTITUZIONALI E DELLA DIFESA,
PROVA FINALE:
DISCUSSIONE, DAVANTI AD APPOSITA COMMISSIONE ESAMINATRICE, DI TESI INDIVIDUALE REDATTA SU UNO O PIÙ ARGOMENTI DIRETTAMENTE COLLEGATI O COLLEGABILI ALLE TRATTAZIONI PRESENTI IN PROGRAMMA;
STRUTTURA DI RIFERIMENTO:
CEPIC- CENTRO EUROPEO DI PSICOLOGIA INVESTIGAZIONE E CRIMINOLOGIA IN RAPPORTO DI FORMAZIONE COORDINATA CON IL 4° CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE E
domenica 7 ottobre 2007
Il lato oscuro di Krishna
«Era l’insegnante che viveva con noi, e mi molestava ogni giorno. Io non ero omosessuale, ma avevo otto anni e tra di noi accadeva constantemente. Era la vita normale. Ero la sua ragazza. Pensavo di fare qualcosa di giusto. Non sapevo.»
Ben Bressack era una delle “anime speciali”, i bambini nati ai primi tempi del movimento dei ‘figli dei fiori’ Hare Krishna. I fedeli credevano che questi bambini fossero doni di Krishna, nati con anime sufficientemente evolute da essersi reincarnati come parte del movimento della “Coscienza di Dio” destinato a spazzare il mondo intero.
Oggi alcune di quelle “anime speciali” sono allo sbando. Alcuni vivono per strada. Altri non riescono ad assumersi responsabilità, mantenere un impiego o avere una vita sessuale normale. Sono stati danneggiati dalla loro anomala infanzia e ora si stanno riunendo per contrattaccare l’ISKCON (Società Internazionale della Coscienza di Krishna), il gruppo composto da circa 1000 persone che controlla un patrimonio terriero del valore di milioni di dollari. Il processo che inizierà alla fine di questo mese in Texas vede più di cento querelanti abusati sessualmente.
Il nome di Ben sarà uno dei primi della lista. Ma quando nacque, nell’estate d’amore del 1967, nessuno avrebbe potuto prevedere l’infelicità che sarebbe venuta. I suoi genitori lo chiamarono Rainbow [Arcobaleno]. Erano giovani hippy di Berkley, California, devoti e consumati dalla loro missione di salvare il mondo. Suo padre era preso dal “fuoco sacro”. Aveva rinunciato all’eroina per svegliarsi ogni giorno alle 3.30, fare una doccia fredda e passare ore in litanie e meditazione.
La vita al tempio era più ordinaria e più disciplinata di quella del mondo della tossicodipendenza da cui veniva – prima a Haight Ashbury e poi in una casa di legno si un campo di patate di nudisti gay in California. («Mio padre non era il solo coltivatore di patate gay che si aggregò ad altri, in quei giorni» dice Ben ridendo. «Un sacco di loro si riunirono.»)
Una volta che Bressack si fu trasferito nel tempio divenne tutto affari, pulito dalla droga e pieno della magia della crociata. Il movimento combinò il matrimonio con la madre di Ben.
Ma Rainbow – che più tardi cambiò nome per facilitarsi la vita negli aeroporti – e un migliaio di altri bambini come lui, fu una delle vittime dell’impegno estatico dei suoi genitori.
Aveva tre anni e viveva nel tempio di Brooklyn quando venne mandato alla “gurukula” (scuola religiosa) di Dallas. Se si esclude qualche mese quando aveva 17 anni, quella fu l’ultima volta in cui vide i genitori.
‘Fanatici’
Oggi la vita della gurukula sta venendo passata al microscopio, nell’imponente processo messo in piedi da Windle Turley, un avvocato di Dallas che ha vinto una causa da 120 milioni di dollari contro la Chiesa Cattolica. Ma nel 1972 alcuni dei devoti plagiati e privati di sonno non si preoccupavano molto quando impacchettavano i figli infanti per spedirli a centinaia di miglia di distanza, in collegio. La Gurukula era un modo comodo per educare i bambini sulla via di Krishna, inoltre lasciava i devoti liberi di proseguire la missione a cui erano stati chiamati – vendere libri agli angoli delle strade, e fare proselitismo nei vicoli.
«Queste persone erano fanatiche» dice Bressack dei devoti, compresi i suoi genitori. «Erano così eccitati dal movimento che non si preoccupavano dei loro figli.»
La vita a Dallas era difficile, e umiliazioni, punizioni e privazioni erano una costante. Ma la “straziante infanzia” di Ben iniziò nel 1976 quando il guru, Prabhupada, decretò che i ragazzi dovevano andare a completare i loro studi in India. Così a 8 anni fu catapultato nella miseria di un paese del Terzo Mondo. I suoi genitori, che in ogni caso conosceva appena, vivevano in una città degli USA, a mezzo mondo di distanza. Come molti degli altri 300 ragazzi del gurukula di Vrindavan si ammalò gravemente. Malaria, tifo, epatite. Il corpo coperto di vesciche. Ma, peggio di tutto, soffrì la fame.
«Stavamo male, pativamo la fame e loro, nel frattempo, scolpivano a mano leoni di granito.»
La scuola era controllata da “vincitori di borse di studio” Bengali, provenienti dai bassifondi di Mayapur. Erano più grandi, più vecchi, parlavano la lingua e servivano come “capiclasse” dei ragazzini occidentali. Gli abusi sessuali erano ovunque si guardasse. «il novanta per cento degli abusi erano ragazzi che ‘giocavano’ con gli altri» racconta Ben. «Ma partì tutto dagli insegnanti. Erano checche totali. Il nostro insegnante avrebbe dovuto indossare un dhoti [veste tipicamente maschile-ndt] ma il suo aveva grossi bordi d’oro, come un sari [veste tipicamente femminile-ndt]. Aveva un ventaglio di penne di pavone.»
Ben era il favorito del suo capoclasse 18enne. Praticamente ogni giorno, dall’età di 8 anni ai 12, venne molestato. «Mi spingeva a fare qualsiasi cosa riusciate a immaginare. Penso addirittura di essere arrivato a provare sentimenti per lui. Sicuramente lo temevo. Solo alla fine iniziai a capire che cosa stava accadendo, quando io stesso iniziai ad avere pulsioni sessuali.»
Bressack ha 30 anni e fa il muratore a Gainesville, Florida, nel mezzo di Alachua, la più grande comunità Hare Krishna del Nord America. Nonostante per loro costruisca case, non ha alcun tipo di collegamento con il movimento. Eccetto che sta lì per essere vicino alla madre.
«Mi sono trasferito qui per aiutare a curare questa famiglia» racconta. «Voglio molto bene a mia madre, ma ancora non ho con lei quel tipo di rapporto che gli altri hanno con le loro madri.»
Per quanto riguarda la causa legale, sa che la società è ricca ma il denaro non è tutto quel che gli preme. «Voglio sapere che fa questa gente, se sono ancora gli animali che erano…ho il diritto di sostenere i miei diritti dopo tutto quel che mi hanno portato via.»
«Ho dato la mia vita al guru, ho trascurato la mia famiglia. Oggi il modo in cui porterei avanti la mia vita familiare sarebbe molto diverso.»
Questa triste ammissione proviene da Jeffrey Hickey che, nel 1970, fu uno del piccolo gruppo di devoti Americani di Krishna che lottò per aprire il tempio di Toronto. Proseguì fino a diventare un ministro dell’istruzione ISKCON, ruolo che ricoprì per una dozzina d'anni dal 1974 al 1986, epoca in cui gli abusi sessuali erano più marcati.
Quando entrò nel gruppo era un giovanotto ascetico, con gli occhiali, aveva lasciato il college ma aveva la passione per la filosofia. Era maturo per l’attrattiva controculturale della coscienza di Krishna. «Sono giunto alla conclusione che volevo un guru, o un capo spirituale. Stavo anticipando, nella mia vita, quel tipo di sviluppo spirituale» racconta.
Matrimoni combinati
Era molto meno sicuro sull’aspetto carnale della sua vita. Pensava che si sarebbe sposato tardi. Non era molto sicuro di volere figli. Ma parte delle sue rinunce dipesero dal volere del guru. Così accettò il matrimonio combinato. «mi sentivo costretto» spiega. «Per lei non provavo attrazione». Suo figlio Nirmal, uno delle forze principali dietro la causa legale, nacque poco dopo qui nel tempio di Toronto.
Oggi Hickey parla al telefono dalla Contea di Corck, in Irlanda, da dove è riemerso circa tre settimane fa dopo “quasi tre anni di totale isolamento”. Nell’ottobre del 1996 ha lasciato la sua vita di guru e di sanyasi – coloro i quali rinunciano al mondo materiale – compreso, come dicono i guru, la “schiavitù dell’attrazione per le donne”. «Sono giunto alla conclusione che non ero spiritualmente attrezzato per essere un guru o un sanyasi» ammette Hickey.
«S’è andato a nascondere» dice Maya Charnell, 29 anni, un’altra bambina del gurukula e la chiave di forza dietro la causa legale. «Se n’è andato con una donna italiana.»
«Quello è stato soltanto uno dei fattori» spiega Hickey. Tuttavia ora l’italiana non c’è più, e Hickey è sulla via del ritorno verso British Columbia, per cercare di ricostruire la relazione, da tempo letargica, con i suoi figli. «Ora quello è l’aspetto importante della mia vita» racconta «Farò del mio meglio per salvarli. Capisco che Nirmal provi risentimento. Lui solo può decidere se vuole lasciarmi entrare nella sua vita…»
Nirmal Hickey ha molto da perdonare, ma non ha subito abusi sessuali. Tuttavia valuta che tra il 60 e il 70% dei suoi compagni ne sono stati vittima. «Se i tuoi genitori erano collocati in alto nel movimento eri protetto» spiega. «Ma se eri il figlio di una ragazza madre o cose del genere eri caccia aperta.»
Jeffrey Hickey ammette che esistevano grossi problemi. Una “crisi di personale” perennemente in corso per cui solo alla feccia del movimento veniva assegnato l’irrilevante mestiere di insegnante portò a tutti i tipi di problemi, compreso lo sfruttamento sessuale dei bambini.
«All’inizio venni sopraffatto dallo shock di sapere che nella nostra società potessero esistere persone del genere. Non la presi alla leggera, ma sono cresciuto in America dove uno è innocente fino a che non si dimostra la sua colpevolezza. Quando ho appreso della pedofilia ho compreso meglio.»
Ma i suoi disgusto e incredulità hanno significato che pedofili avevano il permesso di continuare ad insegnare, a meno che la vittima stessa non ne facesse un caso pubblico e convincente. Ciò accadde raramente. Hickey ricorda circa cinque o sei rimozioni, ma riconosce che ci furono altri casi non identificati. «Troppi». Si dimise perché «non riuscivo più a sopportarlo» dice.
Oggi afferma di non sapere molto sulla causa, ma dubita che il movimento ne rimarrà distrutto. «non conosco il loro patrimonio ma quello non è il problema maggiore.»
Al giorno d’oggi la maggioranza dei sostenitori di Hare Krishna sono indù che si recano al tempio una volta la settimana. Dice che se ci sarà una forte sentenza sull’abuso sessuale dei bambini, provocherà una crisi di fiducia più grave di qualsiasi pena pecuniaria. Conclude brevemente dicendo, come gli altri, che la causa sarà una purificazione assolutamente necessaria che riporterà la società al livello zero – con la sua filosofia intatta e non molto altro.
Troppo terrorizzati per chiamare un’ambulanza
Ma Nirmal, il figlio di Hickey, è profondamente critico non solo sulla pratica ma anche sulla filosofia. La descrive come misogina e anti-famiglia, e desidera sentire suo padre rinunciare agli insegnamenti, non solo alla pratica. Crede che siano stati gli insegnamenti a rovinargli la vita.
Oggi è tetraplegico, confinato su una sedia a rotelle poco dopo il suo 16esimo compleanno quando si ferì alla spina dorsale per una caduta da un albero. I devoti che lo trovarono avevano paura a chiamare un’ambulanza, “paranoici” dice Nirmal, verso il mondo esterno. Il danno peggiore fu fatto
durante il trasporto su un carro, 42 chilometri di strade di campagna per condurlo all’ospedale. Non si trattava della prima volta che si feriva seriamente. «commettevo ogni tipo di imprudenza» racconta oggi Nirmal «volevo mia madre». Ma se Nirmal sperava – anche inconsciamente - di avere l’attenzione dei suoi genitori o di qualcun altro non vi riuscì.
«Mentre ero all’ospedale mia madre fu veramente terribile con me» racconta Nirmal «riuscivo a mangiare solamente Jelly-O, lei arrivava e mi faceva sentire in colpa perché la gelatina è fatta con sostanze animali (I devoti Krishna sono vegetariani). Non ricordo che mio padre sia mai venuto.»
Il padre spiega che era troppo impegnato per badare alla famiglia. «Credevamo che il mondo fosse in crisi per la perdita della coscienza di Dio. Ai devoti veniva chiesto di fare i più grandi sacrifici in modo da poter essere liberi e diffondere la coscienza di Krishna. Era come una guerra: un uomo giovane, anche se con figli piccoli, doveva andare in guerra per il suo paese.»
«Mio padre verrà qui per il week-end» dice Nirmal dalla sua casa di Courtney, sull’isola Vancouver. «non mi piace per nulla, ma voglio una famiglia e se fosse possibile…»
Maya Charnell, 29 anni, è stata più fortunata di Ben e Nirmal. Ne uscì a 11 anni quando sua madre, Cynthia Greenwood, entrò nel tempio di Avenue Road con la polizia e un’ingiunzione del tribunale.
Ma ricorda le accuse quando aveva sei anni e la sua amica voveva fare “sesso delicato” con lei. Ricorda l’assenza di giocattoli, le punizioni, gli spazi piccoli e bui dove venivano confinati, la biancheria intima sporca che dovevano mettersi in testa, i bastoni con cui venivano picchiati quotidianamente per tutte le infrazioni non scoperte. Nonostante tutto pensava di esserne uscita emotivamente integra. E poi, quando aveva poco più di 20 anni, ebbe un piccolo collasso nervoso. Era una ottima studentessa al quarto anno di ingegneria e rimase sorpresa dalla rabbia che la pervase contro sua madre, per averla trascurata nei quattro anni successivi all’uscita dal movimento. Alla fine ci lavorò sopra: «Sono arrivata a capire che il suo ruolo nella società era come quello di una donna maltrattata».
‘Anime speciali’
Con il suo amico Nirmal, Maya ha rivolto le sue considerevoli doti a raddrizzare alcuni dei torti che avevano subito quando erano bambini al gurukula. Tre anni fa hanno lanciato il loro sito web VOICE (Denuncia delle violazioni di ISKCON sui bambini), dove figli di seconda generazione, le ‘anime speciali’, possono parlare anonimamente della loro infanzia. La causa sta prendendo forma, e hanno facoltosi finanziatori per un documentario.
E se si preoccupano per le ritorsioni da parte della setta, che in anni recenti ha avuto un seguace condannato per omicidio, non lo danno a vedere. «Che figura ci farebbero se ammazzassero un tetraplegico?» dice Maya allegramente. Inoltre, quando VOICE ha ricevuto gli attesi messaggi minacciosi, sono riusciti ad intercettare i numeri di telefono e hanno richiamato i loro molestatori. I messaggi si sono interrotti.
La ISKCON ha passato il ramoscello d’ulivo alla seconda generazione. Hanno chiesto scusa, hanno offerto risarcimenti e assistenza. Ma Maya non ne vuole sapere. Il portavoce per la ISKCON Canada è, dopotutto, la sua madrina Padya Vali, la donna che dirigeva la scuola di Seattle dove si sono svolti alcuni degli abusi peggiori. «Ammettendoli hanno aperto un Vaso di Pandora» dice Maya «vediamo che accade con la causa legale.»
Toronto Sun, Domenica 4 luglio 1999 - Di JEAN SONMOR.
venerdì 5 ottobre 2007
Psicosomatica in età evolutiva, Dalla teoria alla pratica clinica
Argomento: | Psicologia, Salute materno-infantile |
Autore o curatore: | Rita Cerutti, Vincenzo Guidetti |
Pagine: | 302 |
ISBN: | 978-88-490-0210-2 |
Anno: | 2007 |
Prezzo: | € 18,00 |
Editore : | Il Pensiero Scientifico Editore |
Cosa s'intende per integrazione psicosomatica? Quali sono le nuove prospettive offerte dall'osservazione clinica e dalla ricerca? Il volume affronta l'argomento con specifico riferimento all'età evolutiva, tenendo conto del carattere peculiare delle manifestazioni somatiche del bambino. In base ai dati emersi dalla letteratura scientifica più recente vengono approfondite alcune tematiche di rilevanza clinica quali l'esperienza del dolore, le cefalee, i disturbi addominali ricorrenti, i disturbi del sonno, i disturbi dell'alimentazione e i disturbi del ciclo mestruale. Il testo si propone come utile strumento di conoscenza non rivolto esclusivamente allo psicologo o al medico specialista, ma a tutti coloro che sono interessati a ottenere informazioni utili per il proprio aggiornamento professionale.
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Da al Qaeda alla Jihad: quando il medico diventa terrorista
In realtà i medici responsabili di massacri non sono una prerogativa del terrorismo islamico, si pensi ad esempio agli esperimenti e ai programmi di genocidio della Germania nazista o dell’Unione Sovietica di Stalin. Un numero spropositato di medici sono leader di organizzazioni terroristiche, scrive Walter Laqueur nel suo libro “No End to War”. Ma perché? Come sottolinea giustamente Robert Sibley in un commento sul Canadian Medical Association Journal, a capo dei movimenti più radicali politici o religiosi c’è sempre un gruppo di intellettuali. Ma c’è di più: secondo l’autore, i professionisti della medicina sono inclini ad un eccesso di sicurezza nelle proprie capacità e di dedizione spirituale dettata dal fatto che spesso dalle loro mani dipende la vita di altre persone. Sono questi elementi che possono portare ad errori e a convinzioni che spesso sorpassano le vere ragioni materiali di una ribellione, come ad esempio il rivendicare un’oppressione di un altro Stato.
Secondo il filosofo Eric Voegelin esiste una condizione mentale, da lui definita “pneumopatologica” (dall'etimologia greca: patologia dell’anima) per distinguerla da quella psicopatologica, che porta un soggetto a vivere una realtà ulteriore che si discosta dalla realtà ordinaria. E’ uno stato mentale che può far credere, ad esempio, che uno sterminio di massa rappresenti uno strumento per riordinare il mondo e “guarirlo” dai suoi mali. Uno stato mentale frutto di quella forte dedizione spirituale, che rappresenta uno dei cardini della professione medica.
Bibliografia. Sibley R. When healers become killers: the doctor as terrorist. CMAJ 2007; 177(6):688-9.
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
Serial killer, prevenire è meglio che morire
Fonte: Shaddox C. A fascination with violence. Yale Medicine Magazine 2007. http://it.health.yahoo.net
lunedì 1 ottobre 2007
Culti planetari ufo
di Rosanna Cerutti
Introduzione
Da quando l'Induismo è entrato nella nostra cultura di massa i mondi planetari, come dice la Bhagavad-Gita (Il canto del beato), sono divenuti abitati. Pianeti celesti superiori e inferiori sono parte del passaggio di attesa di una nuova reincarnazione. Secondo questa dottrina alcuni permettono di elevarsi ai pianeti celesti nei sistemi planetari superiori, dove è possibile soddisfare i desideri di godimento materiale mille volte meglio che sulla terra.(Bhagava-Gita, cap. 9, versetto 20).
Intendiamoci, i cristiani non negano. a Dio piacendo, che possano esserci altri mondi abitati. Ma è un particolare così poco attendibile da restare nell'ombra delle supposizioni, perché, diciamolo chiaramente, la fantasia in questo caso, se lasciata libera, potrebbe scatenarsi nelle più assurde supposizioni. Tuttavia, tali supposizioni sono la tematica del dischismo o, più semplicemente, dei movimenti ufologici.
Fantasia, povertà culturale; i libri, i films di fantascienza possono essere uno spunto di lancio di certe idee sul fantascientifico.
Dischismo: supporto a una cultura favolistica
Il dischismo fa da supporto ad una cultura fittizia, fascinosa, favolistica, dove il dualismo bene-male ritorna sotto le vesti di un alieno o extraterrestre che combatte nei cieli le battaglie contro esseri malvagi.
Egli avverte l'uomo, piccolo e insignificante, colmo di difetti, a riprendere coscienza del fatto che nel passato, attraverso un'operazione di trasporto galattico e di innesti di atomi cosmici, essi hanno creato la terra. E ora gli extraterrestri ritornano ad insegnarci, a svegliarci dal nostro sonno, poiché è venuta l'ora in cui l'uomo del ventesimo secolo si renda finalmente conto da dove veniamo.
Scagliato dal cielo in forma ibrida, l'uomo, da serpente acquatico, attraverso un processo regolato da esseri superiori, diventa creatura intelligente e compie il processo della grande ribellione; ma gli extraterrestri dai loro cieli non lo hanno mai abbandonato, hanno diviso le razze malvagie da quelle superiori. Gli extraterrestri affermano di avere sempre avvertito le società antiche di questa realtà velata e mai capita.
Sodoma e Gomorra condannate da un laser proveniente da un disco volante. Sansone un extraterrestre vendicatore. Gesù un Avatar venuto a portarci i messaggi di Elohim e di Geova; e oggi, finalmente i grandi nuovi movimenti che aprono l'era della loro presenza ad una società smarrita che ha conosciuto l'arma per distruggersi e che potrebbe salvarsi solo grazie all'intervento di mezzi scientifici che gli extraterrestri hanno permesso che si conoscessero.. Insomma, l'ora è breve e la catastrofe sul mondo arriverà in uno scenario apocalittico, ma l'intervento di astronavi che da tempo ci controllano, risolverà ogni cosa.
Interpretazione travisata della Bibbia
I maestri a capo dei movimenti dischisti sono scelti ed ispirati da loro; essi hanno già coniato una nuova carta di convivenza, una 'summa' per ben governare e rimettere ordine in questo sistema depravato e corrotto che è la nostra società. A parere di questi la Bibbia ha perso il valore della sua rivelazione tradizionale. Per capirla nella sua realtà nascosta, dicono sempre gli ufologi, occorre ricollegarsi ai miti Aztechi, alle culture precolombiane che furono visitate a suo tempo da grandi astronavi che con i loro potenti mezzi edificarono ciò che oggi chiamiamo le rovine di Nazca in Perù, gli Zigurrat del Messico e tutti gli altri misteriosi megaliti dove di nascondono simboli da decifrare e che oggi - con la rivelazione degli Alieni o extraterrestri - possiamo conoscere.
Un ritorno alla 'gnosi'
In realtà, l'ufologia è una forma di gnosi che raccatta qua e là l'eredità di un antico dualismo bene-male. Oggi questo dualismo divide il mondo tra cielo e terra; forze del male in basso, quelle del bene in alto. Questa rappresentazione si discosta poco da quella mitica dei secoli passati, articolata in tre piani: il cielo abitato da Dio, oggi è l'abitazione degli extraterrestri o anche angeli; mentre la terra è teatro d'azione che si salverà solo con un intervento. Questo avverrà, secondo le loro previsioni, in Israele.
Dalle cronache dei giornali sembra che ci sia in Israele molta effervescenza su avvistamenti di dischi volanti. Questa teoria è diffusa dal movimento Raeliano; a suo dire, da lì partirà la nuova era di restaurazione del mondo. Una specie di Messianismo che Rael - al secolo Claude Vorilhon - ha tratto certamente da testi cabalistici rielaborati in chiave avvenieristica, dove si esaltano dottrine segrete che vedono negli angeli gli extraterrestri.
Movimenti ufficialmente dichiaratisi
I movimenti ufologici dichiaratisi ufficialmente, oltre il movimento raelliano, sono i fratelli dello spazio dal cielo alla terra Nonsiamosoli i cui leaders sono Giorgio Bongiovanni e il suo maestro Eugenio Siracusa; quello svizzero di un certo Eduard Meier, in diretto contatto con un ente femminile che dimora nelle Pleiadi; Heaven's Gate, il cui guru Marshall Applewhite nel 1997 a San Diego in California si suicidò assieme ai suoi adepti per un appuntamento con la cometa Hale-Bopp (che era seguita da un'astronave che li avrebbe condotti nel tanto sognato regno di Dio). Non si contano poi i movimenti di carattere associativo che prevedono una futura catarsi cosmica, o quelli di carattere medianico che affermano di ricevere messaggi spiritici da astronavi in rotta nell'universo in vista di una prossima redenzione del mondo.
Fonte - L'Inganno delle Sette