martedì 6 maggio 2008

FANATISMO E RAZZISMO NELL'OPERA DELLE BESTIE DI SATANA


C'erano anche giovani ragazze romene tra le vittime della setta satanica denominata "le Bestie di Satana" su cui oltre all'inchiesta di Busto Arsizio, provincia di Varese profondo Nord leghista, conclusasi con un processo in cui parecchi imputati sono stati condannati a pene pesanti ed anche all'ergastolo, sta ora indagando la procura di Monza nell'ambito della cosiddetta indagine- bis sull'attività della setta.
L'attività investigativa ha preso inizio grazie alla denuncia fatta da un giovane di Brugherio, grosso paese alle porte del capoluogo della Brianza, che ha rivelato agli inquirenti che un suo compagno di scuola, tale Cristian Frigerio scomparso da tempo, era stato sacrificato dai satanismi in una chiesa sconsacrata posta a metà strada tra Brugherio e Monza ed eletta a luogo preferito ove compiere i riti dedicati al demonio.
Insieme al Frigerio nello stesso edificio diroccato sarebbe stata sacrificata, secondo quanto rivelato, anche una ragazza rumena, dedita alal prostituzione colà attirata con uno stratagemma: sarebbe infatti stato uno dei componenti il gruppo a contattarla con l'allettante promessa di un buon guadagno in cambio di una prestazione. Una volta giunti nel luogo convenuto per la prestazione a sfondo sessuale però la ragazza si sarebbe accorta di essere stata attirata in una trappola ma non avrebbe più avuto alcuno scampo.
Altre giovani prostitute romene sarebbero state "sacrificate" in nome di Satana perché il gruppo, nella sua delirante ideologia, si sarebbe prefisso lo scopo di " purificare" la società eliminando fisicamente tutti quelli che a loro parere erano solamente dei " rifiuti umani". Con particolare ferocia poi uccidevano coloro che, inorriditi, dai metodi usati manifestavano l'intenzione di uscire dal gruppo. Il sistema preferito per annientare le persone " nemiche" era quello del finto suicidio, come quello di Andrea Ballarin trovato alla periferia di Somma Lombardo, sempre in Provincia di Varese, impiccato alla recinzione di una ditta.
Gli investigatori sono ora anche interessati a dare nuovo vigore alle indagini relative all'uccisione in un bosco di montagna poco sopra Lecco, città a soli quaranta chilometri da Monza, di due ragazze romene partite dalla città di Medias, Transilvania centrale, con la speranza di trovare in Italia migliori condizioni di vita e finite a " battere" il marciapiede tra Milano e Monza. Anche loro forse " purificate".

Fonte - AGENFAX, 22 Aprile 2008

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