Un nuovo studio, condotto all’Università del Colorado, dimostra che il cervello è capace di sopprimere ricordi emotivi disturbanti esercitando un controllo attivo. Gli individui possono cioè essere addestrati, attraverso esercizi ripetuti, ad eliminare con il proprio pensiero cosciente e intenzionale ricordi specifici.
Lo studio è stato realizzato in due fasi. Nella prima fase, di addestramento, ai soggetti è stato chiesto di memorizzare 40 coppie di immagini, ognuna costituita da un volto umano (neutro) e da un’ immagine ad alto impatto emotivo negativo, come la rappresentazione di un incidente d’auto, di un soldato ferito, di una violenta scena criminosa o di una sedia elettrica.
Dopo aver memorizzato ognuna delle coppie, i soggetti sono stati sottoposti a risonanza magnetica, gli sono state riproposte le immagini neutre dei volti umani ed è stato loro chiesto di ricordare (o di non ricordare) l’immagine disturbante a cui il volto era associato.
I risultati di imaging hanno indicato che la coordinazione per la soppressione attiva del ricordo avviene in specifiche regioni della corteccia prefrontale, quella che i neuroscienziati considerano il centro del controllo cognitivo.
Queste regioni lavorano di concerto per inibire l’attività di regioni cerebrali posteriori come la corteccia visiva, l’ippocampo e l’amigdala, responsabili della codifica e della memorizzazione nonchè della “coloritura” emotiva del ricordo.
Le persone sarebbero dunque capaci, se opportunamente addestrate a farlo, di esercitare qualche controllo sui propri ricordi negativi attraverso la porzione più sofisticata e più evolutivamente recente del proprio cervello: la corteccia prefrontale.
Non è chiaro se questi risultati possano estendersi anche a memorie estremamente traumatiche, la cui intensità emotiva potrebbe essere troppo forte perchè si riesca a sopprimerle, a meno di impegnarsi in migliaia di esercizi.
Ad ogni modo la comprensione dei meccanismi neurali alla base della rimozione attiva dei ricordi dolorosi potrà avere delle ricadute importanti per gli psicoterapeuti nella ricerca di nuove strategie per aiutare le persone con problemi emotivi quali: il disturbo post traumatico da stress, le fobie, la depressione, l’ansia, il disturbo ossessivo compulsivo e così via. Lo studio è stato pubblicato su Science.
Fonte | Colorado University
Criminologia e Scienze Strategiche si propone di trattare in particolar modo tutte quelle tematiche afferenti ai due oggetti in esame. Crimini, Sette e Culti, Profiling, Scene del Crimine, Nozioni di Intelligence, Sicurezza, Terrorismo, etc. Cercheremo attraverso una analisi seria, documentata e minuziosa di creare un ponte informativo tra queste discipline, gli esperti del settore e i semplici appassionati.
giovedì 2 agosto 2007
I brutti ricordi si cancellano con l'esercizio
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