Sto leggendo praticamente tutti i libri disponibili in Italia sull’argomento, e svolgendo ricerche su internet e “dal vivo”, parlando con persone che sono appartenute o appartengono tutt’ora a sette o movimenti paracultistici. C’è una ragione, per tutto questo, ed è che anch’io ho subito la riprogrammazione della mia identità tramite il controllo del pensiero, anni fa. Erano gli anni ’90, e come tante persone mi sentivo un po’ allo sbando. Una laurea in tasca, la consapevolezza di avere un grosso potenziale, l’incapacità di esprimerlo e tanta voglia di esperienze significative. La New Age mi ha catturata e mi ha travolta nel suo turbine di dottrine, attività, buoni propositi, mantra, dialoghi con gli Spiriti Guida, profumi esotici, abbracci collettivi e danze tribali. Piano piano mi sono convinta che provare rabbia era MALE, che dovevo provare amore incondizionato per tutti, che la Terra stava entrando in una nuova dimensione e che l’Universo risuonava in armonia con l’Uomo, il suo Centro. Il mio pensiero critico si è spento, ho creduto che le medicine contrastassero la guarigione, che la carne avesse energie negative e che con un mantra avrei potuto cambiare il mio Karma.
E la cosa più assurda è che nemmeno facevo parte di una setta! Ho seguito una miriade di costosi corsi e seminari, meditato in gruppo per ore seduta per terra in posizioni da blocco della circolazione (ma non mi lamentavo perché non volevo sembrare poco spirituale); creduto alle parole di alcuni personaggi dal dubbio background; MESSO IN PRATICA ciò che dicevano; sputato su tutto ciò che ero stata, avevo fatto e avevo creduto fino a quel momento; biasimato la mia famiglia; cambiato drasticamente la mia alimentazione, tanto da ricavarne un bel po’ di problemi di salute. Di cui negavo l’evidenza, sostenendo di essere in “crisi di disintossicazione”. Inoltre ho speso una valanga di soldi in libri sullo sviluppo del proprio potenziale e messo in discussione ciò che sapevo sulla medicina “convenzionale”, rischiando di rimanerci secca un paio di volte, perché gli antibiotici, come stava scritto, “ostacolano il processo di autoguarigione dell’organismo”. Ho insegnato ad altre persone una tecnica di guarigione energetica. Ma la serie di assurdità che ho fatto non finisce qui. Continuo? Ho seguito il rito della “capanna del sudore”, guidata da un autoproclamato “sciamano” locale. Mi sono riempita la casa di cristalli e pietre dai poteri “energetici”, di incensi, di cd di musiche lagnose ipnoinducenti. E mi sono fatta due notevoli tatuaggi esoterici, che mi ricorderanno per sempre tutto questo.
Non ho rimorsi, perchè in fin dei conti non ho mai fatto del male a nessuno e soprattutto perchè in quello che facevo ci credevo davvero. Un po’ di rabbia, sì, però, soprattutto nei confronti di me stessa, anche perchè una volta avviata su questa strada ho praticamente fatto tutto da sola, leggendo tutto ciò che era su internet al momento e convincendomi che fosse assolutamente vero. I personaggi dal dubbio background che mi hanno messo sulla strada sono:
Una “maestra” di una tecnica di guarigione energetica (noterete che non faccio nomi né delle persone né delle specifiche attività) seguace di una setta “spirituale” fondata da un leader carismatico indiano. Una donna insoddisfatta e arrogante che come tutti gli altri adepti della sua setta aveva cambiato il suo vero nome (mai saputo da nessuno di noi) in uno scelto dall’”organizzazione”. Una frase che ci ripeteva come un disco rotto era “non bisogna dare le perle ai porci”. Sottinteso: ma solo a chi può permettersi di pagare i corsi, visto quanto costavano cari. Non mi risulta infatti che abbia mai negato l’”attivazione” a qualcuno che si sia presentato coi contanti. Adesso, dopo aver partecipato alla stesura di un libro in cui diceva (indovinate!!!) che non bisogna dare le perle ai porci, è ovviamente sparita. Nota: il prezzo per essere “inziati” da lei al livello energetico superiore, era di 14 milioni di vecchie lire. 10 anni fa. E conosco chi glieli ha dati.
Un medico (e sottolineo MEDICO) che ha deciso di ESSERE un leader carismatico lui stesso e di meritarsi una setta tutta sua. Per fortuna tra le sue grinfie ci sono stata solo all’inizio della sua carriera, quando ancora si limitava a guidare meditazioni, esercizi di respirazione forzata e “visualizzazioni”. Ha tentato di ipnotizzarmi, durante una seduta, per farmi rivivere le mie vite passate. Siccome non ci riuscivo e non volevo fare brutta figura, mi inventai di avere “visto qualcosa”. Allora non lo sapevo, ma quella mia refrattarietà mi ha salvata. Non essendo spiritualmente adeguata, infatti, non sono rientrata nel numero dei pochi eletti che sono stati scelti per far parte della sua comune, nella quale si faceva chiamare “Il Potente”. Strano ma vero, erano quasi tutte donne, che il Potente si scopava a scelta. La comune è stata sciolta e il nostro, braccato da alcuni mariti infuriati (voci di corridoio, s’intende) si è dato alla macchia per qualche tempo. Non gli darò l’opportunità di denunciarmi per aver fatto il suo nome, ma costui da un pezzo è tornato e ha ripreso a guidare meditazioni ed esercizi spirituali. Tutto quello che so è che è seguace di un santone che dice di essere in contatto con gli UFO.
Ci sarebbe anche un terzo individuo che biasimo non poco per il suo comportamento da Maestro Di Vita che però nasconde la sua vera aspirazione (ovvero scoparsi tutto ciò che si muove e ha due cromosomi X) dietro il personaggio che si è creato, supportato da una scuola esoterica. Ma in fin dei conti gli sono grata per avermi insegnato un’arte marziale che ho adorato ma che per ragioni fisiche non sono più in grado di svolgere, per cui gli risparmierò i miei strali anticultistici.
La lista non è finita. A parte lo “sciamano”, un personaggio con un folto seguito di devoti (che però non crea grossi danni, in quanto soprattutto svolge attività di escursionismo in montagna), sono passata per le grinfie di una tipa che pur non avendo alcun titolo, svolgeva (e lo fa tuttora, a quel che ne so) attività di psicoterapia. Anche lei seguace di un santone indiano ormai defunto, applica alla psicoterapia la ricerca delle reincarnazioni passate, per capire cosa c’è che non va in questa vita. Non so dove ho messo la lista delle mie, ma mi ricordo che mi disse che in passato ero stata un atleta olimpionico nell’antica Grecia, un mercante di pelli nel Medioevo e un ricercatore scientifico non so quando. Poi c’è stata la volta dei profumi e dei colori energetici. Grazie a una meditazione guidata si scelgono tra tante alcune bottigliette contenenti liquidi colorati, che servono a curare l’aura. Ovviamente costano uno stonfo, ma volete mettere? L’aura ne trae un incredibile giovamento! E l’americana guarita dall’AIDS solo per aver detto “Sì?”. Un corso anche con lei, ovviamente. Solo dopo ho letto che spesso nei sieropositivi si ha una momentanea negativizzazione dei titoli anticorpali.
Mi fermo qui. Sono certa che la rabbia nei confronti della mia ingenuità è paragonabile a quella di chi esce da una setta e si domanda come ha fatto a finirci. Vi chiederete come ne sono uscita. Grazie alla consulenza di qualcuno? Nossignore, non mi fido più di nessuno. E’ stato lo studio della criminologia ad aprirmi gli occhi, e in particolare quello dei meccanismi del controllo del pensiero nelle sette. Ho ritrovato TUTTE e dico TUTTE le tecniche a cui sono stata sottoposta durante quegli “innocui” corsi di meditazione. Il “love bombing”, dove tutti ti abbracciano e dicono di volerti un gran bene, la privazione del sonno, il cantilenare mantra, il blocco dei pensieri negativi (ovvero del pensiero critico), il senso di colpa per non essere all’altezza degli elevati standards spirituali richiesti (tutti avevano visioni e IO NO! Tutti si staccavano dal corpo e IO NO! Ecc.), e via così. Mi è rimasta una sola cosa: l’omeopatia. Tutto il resto è finito nel cesso. Dell’omeopatia ho già parlato. E ribadisco: sarà anche acqua fresca, (non è così), però funziona. Chi se ne frega come!
Ora avete capito il perché del mio accanimento? Avete presente l’atteggiamento degli ex-fumatori nei confronti delle sigarette? Mi sento una fuoriuscita, per fortuna non ero in una setta, ma in quel minestrone spirituale che è la New Age. Sapeste quanta gente conosco che ci sta ancora dentro e segue una miriade di corsi…Mi piacerebbe che tutti loro avessero la possibilità di riappropriarsi del proprio spirito critico e vedere la New Age per quello che è: un’immane presa di culo.
Chiara Guarascio
2 commenti:
Ciao Chiara.
Ho letto la tua descrizione sulla tua esperienza New Age e devo dire che mi ci sono ritrovato al 100 %.
Non ho seguito corsi di meditazione, anche perchè la mia esperienza New Age non è durata parecchio, 7 mesi e mezzo soltanto, ma penso che siano stati sufficienti a farmi un bel po' di confusione.
Anche io ero così preso da questa pseudo religione che ho incominciato a voler cambiare la persona che ero perchè i "maestri" mi dicevano che avevo comportamenti sbagliati ecc eccetera.
E allora ho incominciato a IMPORRE a me stesso di credere che nel 2012 ci sarà chissà quale cambiamento, che la soluzione di tutto sta nella spiritualità e in cose come il paranormale.
Alla fine il tutto ha creato in me uno stress ancora più intenso di quello che speravo di levarmi frequentando questa filosofia.
Quando ho scelto consapevolmente di rinunciare e di guardare la New Age non più come un adepto ma dall'esterno, ho scoperto le enormi fregature contenute dentro di essa.
Ciao e grazie!
N.
Grazie Chiara!
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