A volte certe notizie passano inosservate come questa che propone la reintroduzione di un reato nel nostro codice penale. Rientrerebbe nell’ordinamento con il nome di “manipolazione mentale”, ma sarebbe il reato di “plagio”.
A proporlo, attraverso un disegno di legge, e’ un gruppo di senatori del Pdl tra cui Antonino Caruso.
Il provvedimento, ora all’esame della commissione Giustizia del Senato, prevede che chiunque “mediante tecniche di condizionamento della personalita’ e di suggestione”, ponga qualcuno “in uno stato di soggezione continuativa” e’ punito con la reclusione da 2 a 6 anni.
In Parlamento esistono diverse proposte che affrontano il problema. Alla Camera, ad esempio, c’è quella a firma di Pino Pisicchio (Api), ancora indiscussa, assegnata alla Commissione Giustizia della Camera, e che ricalca il testo di una proposta identica che era stata approvata in Commissione Giustizia al Senato nella XIV legislatura, ma che poi non era riuscita ad andare in Aula per lo scadere della legislatura stessa. Tale proposta prevede sostanzialmente di colmare questa lacuna normativa individuando una fattispecie necessaria a punire reati di manipolazione della personalità, il cosiddetto reato di plagio, attraverso l’introduzione dell’art. 613-bis al Codice Penale.
La novità è stralciata, e potete leggere in integrale a questi link “Uno” e “Due” ed ha come protagonista¬†motivante l’argomento¬†delle sette sataniche.
Però prendiamoci una pausa di riflessione come comuni cittadini ed utilizzatori di un normalissimo televisore. Vi siete presi la pausa di riflessione? Bene. Giunti a questo punto vi lascio ad un Video, che potrebbe far approfondire di più e forse far comprendere “Certi perchè di Certi Italiani”.
In attesa di sapere come finirà questa proposta in Parlamento sull’argomento delicatissimo che è la manipolazione mentale, o più comunemente detto “plagio”, e sempre sperando in Libertà, anche senuovi dubbi si sono aggiunti in queste ultime ore, arrivederci al prossimo post dal Vostro sempre affezionato Cartapazio Bortollotti.
19 Febbraio 2011
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